Come scrivere il racconto
Dal libro How To Write Short Stories for Magazines and Get
Published di Sophie King
I consigli che seguono nascono e mi sono arrivati tramite il blog di Karen Woodward. Li ho trovati molto utili, perché scrivere un racconto non è facile come può sembrare.
– Ritratto del personaggio
Scopo: dare a ogni personaggio una voce distintiva, qualcosa che lo renda particolare nella mente del lettore. In un paio di paragrafi dobbiamo riuscire a comunicare come il personaggio pensa, parla, si comporta e interagisce con gli altri personaggi.
– Primo strato: manie comportamentali
Nella vita reale esistono persone che definiamo “un personaggio”, persone che magari non ci piacciono ma non riusciamo a toglierci dalla mente.
Facciamo una lista di queste persone e della particolarità che più le definisce. Per esempio: specchiarsi ogni volta che ne ha l’occasione, avere una strana voce (troppo acuta o stridula, oppure profonda), dimenticare sempre i nomi, racconta barzellette.
– Secondo tratto: frase distintiva
Fate in modo che il personaggio faccia eccessivo uso di una certa espressione, come “vero?” alla fine della frase, oppure “assolutamente” davanti al sì o al no.
– Terzo strato: temperamento caratteristico
Un personaggio può essere apprensivo, un altro gentile all’eccesso, un altro collerico e così via.
– Quarto strato: personaggi di sostegno
Per esempio il vostro protagonista potrebbe portare con sé ovunque vada il suo cane, piccolo e nervoso oppure grosso e amichevole. Questo creerebbe anche interessanti occasioni di conflitto con un personaggio che detesta gli animali. Il personaggio di sostegno può essere anche un bambino, un vicino bisognoso di aiuto, un adolescente turbolento. Le possibilità sono infinite.
– Numero di personaggi
In una storia fino a 2000 parole sarebbe meglio non inserire più di tre-quattro personaggi. Assicuratevi che ogni personaggio sia essenziale per la storia. Per capirlo, elencate i personaggi e scrivete accanto a ognuno il suo ruolo. Per ognuno domandatevi: eliminandolo cosa perderei? Se la risposta è “non molto” tagliatelo, applicando gli eventuali aspetti validi a un altro personaggio più importante.
– Ritmo
Nella storia dovrebbe accadere qualcosa ogni tre o quattro paragrafi: un cambio di scena, un personaggio che fa una scoperta o parla con un personaggio nuovo. Parte dell’abilità nel narrare storie è semplicemente battere sul tempo la noia introducendo un elemento di sorpresa.

Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
What if...?
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