La reazione ai rifiuti secondo Michael Schiffer
Applico la mia regola delle 24 ore. Mi dico che non permetto a nessuno di farmi sentire depresso per più di un giorno. I rifiuti sono odiosi e i fallimenti bruciano; chi dice il contrario mente. Ma se lasci che la negatività si prolunghi troppo, allora sei perdente. Quando vieni colpito, cadi, ma non puoi restare a terra. Devi rimettere insieme i pezzi e affrontare una nuova prova. È come nella boxe: l’arbitro conta fino a dieci. Se resti giù, l’incontro è finito.
Michael J. Schiffer ha iniziato la sua carriera come romanziere, prima di dedicarsi alla sceneggiatura di film quali Colori di guerra, Conta su di me e The Peacemaker. Ha anche lavorato ai dialoghi dei videogame della serie Call of Duty.
Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
23 commenti
PattyOnTheRollercoaster
Mi piace tanto questa frase, penso sia preziosa. Dovremmo ricordarcela tutte le volte che qualcosa ci butta giù. Un limite di 24h per farsi un po' coccolare e poi di nuovo in piedi, ricominciamo!
Grazia
L'autocommiserazione, quando si trascina, è pericolosa!
Lisa Agosti
Temo che non vincerei nemmeno un incontro sul ring. Nessun tipo di ring
Grazia
Non è un gran bel momento, vero? Eppure sono sicura che guardando indietro (prima di guardare avanti) ti vengono in mente un sacco di volte in cui hai trovato il modo di ripartire a testa alta… o a testa bassa, nell'altro senso.
Lisa Agosti
Barcollo ma non crollo
Rosalia Pucci
Mi ha fatto pensare alle situazioni in cui qualcuno ha tentato di mettermi a tappeto: sono facile allo scoraggiamento, ma pronta a rialzarmi subito.
Grazia
Tendo a fare così anch'io, in generale, ma se mi abbattono sempre sullo stesso aspetto divento meno reattiva. Motivo in più per stare all'erta.
M.
Oh, questa frase. Spettacolo.
Mia, mia, mia. Posso farla mia?
M.
Che bella la grafica nuova!
Grazia
Ehm… erano prove tecniche di trasmissione. Quale ti piaceva, quella tropical o quella petali light? Così mi aiuti a scegliere.
Grazia
Puoi farla tua, sì sì, tanto non è mia.
M.
Ops!
Quella con i petali. Mi piaceva proprio!
Grazia
E' la mia prima candidata, in effetti.
Francesca
E' senz'altro un buon principio generale da applicare nella vita. Per quanto riguarda più in particolare la scrittura, in genere cerco di ripetere a me stessa che nei rifiuti che ricevo "non c'è niente di personale".
Grazia
…che è verissimo. Il mondo non congiura mai contro di noi personalmente.
Cristina M. Cavaliere
Un pensiero molto pugilistico, ma vero. In generale, se ti fai dominare dalla negatività protratta, quello che ci rimette sei solo tu; probabilmente anche in senso creativo.
Grazia
Lo credo anch'io.
Marina
Bellissima questa testimonianza. Direi le stesse cose, ma in modo sicuramente meno efficace di questo.
Rialzarsi sempre; crogiolarsi nel fallimento significa perdere definitivamente.
Grazia
Molti suggerimenti pensati per la scrittura sono ottimi per la vita in generale.
Luz
Credo che tutti, prima o poi, debbano fare i conti con una "caduta" e questo sia il miglior modo di affrontarla. Cadere è un momento di crisi, la crisi è cambiamento e opportunità. Nel dolore si cresce. Ahimé, solo in quello.
Grazia
Perché solo nel dolore? Io sento di crescere benone anche nella gioia!
Luz
Io vivo la gioia come il termine, un traguardo, un obiettivo nuovo. Quello che mi fa crescere è l'esperienza per arrivarci, piuttosto che la gioia in sé. Invece il dolore è un crollo forte, lì devi far ricorso a tutte le tue risorse per non soccombere, e attingi a ciò che sei nel profondo. Indaghi, sperimenti… e cresci.
Grazia
Questo è vero. Probabilmente sono due parti necessarie, che si integrano a vicenda.