La scrittura secondo Orwell
Scrivere un libro è una lotta orribile ed estenuante, come una prolungata crisi di qualche grave malattia. Non si sceglie di farlo se non si è spinti da un demone che non si comprende e cui non si può resistere.
George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair (1903 – 1950), è stato un giornalista, saggista, scrittore e attivista britannico. La sua grande fama è dovuta a due romanzi scritti verso la fine della sua vita: La Fattoria degli animali e 1984.
Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
17 commenti
Francesca
Lo diceva sempre anche un mio professore all'Università. E' un tarlo: alla maggior parte delle persone passa e ritrovano il sonno. Alcuni devono assolutamente scrivere un libro.
Grazia
Io non ho mai avuto problemi di sonno, ma di tarli in circolazione ne ho parecchi!
Ryo
Ti invidio per i non-problemi di sonno
Giulia Lù
Orwell aveva un grandissimo e geniale tarlo visto che ha scritto i suoi due capolavori ed è stata sicuramente una lotta estenuante.
Mi sento in costante lotta anch'io
Grazia
La lotta c'è, ma la vivo in modo molto meno drammatico di Orwell. Forse è meglio così!
Tenar
In effetti anche a lui è difficile dare torto…
Grazia
Mi "inquino" – come diceva Pumba – alla sua esperienza e fama.
Cristina M. Cavaliere
Se si hanno più crisi in corso, allora sì che diventa dura!
Grazia
Certo che per chi la vede come Orwell scrivere deve sembrare una maledizione. Non posso dire che lo invidio.
Ryo
Un grandissimo tarlo l'ho avuto con il mio ultimo romanzo (Pelicula), specie da metà in avanti, mentre con il nuovo sto procedendo abbastanza tranquillamente… ma a pensarci bene non ho ancora raggiunto la metà
Grazia
I miei sono tarli tranquilli, però, non come quelli di Orwell. Spero che lo siano anche i tuoi!
La spettinata
Io non la vedo come una lotta. A me scrivere viene naturale, cosi' come gli articoli che vengono pubblicati, i trafiletti minuscoli del blog e il libro che sto pian pianino portando a termine. Credo che ognuno abbia il suo modo di affrontare la scrittura, e' un po' come affrontare la vita
Grazia
Benvenuta! E' vero, ognuno ha un suo modo di vivere la scrittura. Io non sento demoni che mi tormentano, semmai un po' di pigrizia e qualche frustrazione ogni tanto, ma per il resto è un piacere.
Ferruccio Gianola
Fitzgerald diceva che per scrivere occorre la fibra di un contadino
Hanno ragione entrambi! Credo
Grazia
Ah, sì! Fibra forte, buoni attributi. Sono d'accordo.
Gloria Vanni
Ah, non faccio alcuna fatica a dormire, così è da sempre, ma quando il mio cervello è in modalità creativa, mi sveglio con il tarlo: 360 giorni su 365! Allora è bene che io vada a stanarlo, altrimenti come un tarlo non mi dà tregua
Grazia
Sono convinta che tu abbia la creatività di tre individui normali!