La scrittura vista da Willa Cather
Non c’è luogo da cui lo scrittore non tragga ispirazione
Certo che il Nebraska è un serbatoio di materiale letterario; qualunque luogo lo è. Se un vero artista nasce e cresce in una porcilaia, trova comunque abbondante ispirazione per il suo lavoro. Basta avere gli occhi per vedere.
Willa Sibert Cather, scrittrice statunitense (1873 – 1947), incentrò la sua opera narrativa sulla vita nella frontiera americana e sulle storie di immigrati e persone in cerca di fortuna. I suoi protagonisti più memorabili sono donne dal forte temperamento, che non si lasciano abbattere dalla difficile vita nei nuovi insediamenti del Midwest alla fine dell’800.
(Informazioni tratte da Wikipedia e Doppiozero)
Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
6 commenti
Cristina M. Cavaliere
Questa nuova scrittrice mi attizza, ma devo calmare i miei bollenti spiriti… Ad ogni modo avevo letto moltissimi anni fa i diari delle donne americane che compivano la traversata da est a ovest con le loro famiglie alla ricerca di nuove terre. Incredibili le prove che riuscivano a superare, e la loro forza d'animo.
Grazia
Credo siano situazioni difficili da immaginare davvero, per noi.
Glò
L'ho letta e consigliata sul blog (raccolta La bellezza di un tempo e altri racconti): ed è proprio così la sua scrittura! C'è anche molta poesia, a mio parere, che emerge dalla durezza e dalle difficoltà, intese a vario livello…
Grazia
Grazie per avermi suggerito un titolo da cui partire. Questa autrice mi ispira molto.
Francesca
"Se un vero artista nasce e cresce in una porcilaia, trova comunque abbondante ispirazione per il suo lavoro".
Perfettamente d'accordo, anzi, forse ne trova di più!
Il problema è: come fare in modo che gli abitanti della "porcilaia" non si risentano?
Ok, si possono cambiare i nomi…però certe persone e situazioni sono molto riconoscibili!
Si può cambiare anche il nome della "porciliaia"…ma uno scrittore ed editor italiano sostiene che in questo modo si perde anche l'autenticità della scrittura, che risulta ambientata in nessun luogo o in un luogo X e perde interesse per il lettore.
Ma forse sto andando fuori tema, con un argomento che mi piacerebbe che tu trattassi, una volta, anche se non mi sembra dei tuoi preferiti.
Grazia
Hai ragione, non è un argomento che sento molto, probabilmente perché non mi è mai venuta la tentazione di raccontare della mia… realtà reale. Grazie del suggerimento, ci penserò.