Il momento della copertina
Da autrice indipendente, amo scegliere la copertina, ma tendo a sottovalutare il lavoro che mi aspetta durante la sua creazione… e dopo!
- Fissarsi su un’ipotesi, arricchirla e abbellirla nel pensiero, è poco utile e fa perdere tempo. La copertina nasce per gli occhi, non per la mente. Meglio piuttosto fare tre o quattro prove pratiche, anche se imperfette. Spesso l’idea iniziale salta da sola nel cestino della spazzatura.
- Le immagini semplici e poco appariscenti sono spesso più incisive di quelle elaborate. In effetti nella copertina coesistono diversi elementi: immagine, nome dell’autore, titolo, sottotitolo, eventuale logo dell’editore (o dell’autore, nel mio caso). Non ci vuole molto perché l’insieme risulti un caos visivo poco gradevole.
- Il colore è meraviglioso, ma può trasformarsi in un problema. Lo so bene io, che sento di mancare alla mia missione se non inserisco in copertina l’arcobaleno. Anche quando il colore nell’immagine scelta è ben dosato e distribuito, può risultare difficile trovare un colore adeguato per il font del titolo e/o del nome dell’autore. Mi è capitato di scartare diverse immagini candidate per questo motivo.
- Il font scelto per il titolo è fondamentale, non soltanto dal punto di vista estetico in sé, ma anche in relazione al genere di testo. Meglio essere esigenti e non accontentarsi. Quando ho preparato la cover per Cercando Goran, per esempio, credevo che bastasse scegliere tra i tanti font offerti da Word, ma mi sbagliavo. Vale la pena di dare un’occhiata a siti come Font Squirrel o Google Fonts, dove è possibile selezionare i font in base allo stile e al tipo di testo, per poi scaricarli gratuitamente.
- Il nome dell’autore non deve apparire piccolino in cima alla cover, con l’aria da “scusate se esisto”. Non dico di sposare il gusto americano per il nome dell’autore grande quanto il titolo, ma una misura di una certa importanza ci sta bene.
- Esistono strumenti che facilitano il lavoro dell’autore alle prese con la copertina, come Canva e Creazione copertina di Amazon KDP. Purtroppo può capitare di essere costretti a qualche compromesso, se si hanno idee elaborate: questo si può, questo non si può, questo sì, questo no… Alla fine ho trovato più soddisfacente spendere un po’ di tempo a guardare tutorial su YouTube per imparare a usare meglio Gimp, in modo da essere più autonoma.
BOLLETTINO DELLO SCRITTORE
Sto per tornare al mio romanzo, sospeso per il lavoro su Nel cuore della storia! Pensandoci a mente fredda, mi sono resa conto di essere arrivata al punto in cui mi serve sapere esattamente cosa succederà. Avevo gettato il cuore oltre l’ostacolo, come si dice, per vincere la paura di buttarmi in una nuova impresa; ma se fino a qui tutto fila e si è delineata la situazione che volevo, adesso mi serve una trama più precisa, perciò… vai con il freewheeling (ho scoperto che il brainstorming si fa in gruppo).
BOLLETTINO DEL LETTORE
Ho letto un fantasy per Young Adults davvero carino (a parte qualche obiezione dal punto di vista stilistico): Figli di sangue e ossa di Tomi Adeyemi. In corso di lettura, al momento, ho Notre Dame de Paris di Hugo, l’autobiografia di Gandhi, e ancora A Breath of Snow and Ashes della Gabaldon. Mi aspetta Giuramento di Brandon Sanderson, tomo appena pubblicato, che mi ha fatto venire voglia di rileggere, come preparazione, i primi due romanzi della saga. Sembra che non riesca a leggere niente al di sotto delle millequattrocento pagine, ultimamente.
Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
23 commenti
Marco Freccero
Io da un po' di tempo mi affido a una grafica. Prima facevo da me, ma poi ho capito che ci vuole troppo tempo, e la giusta esperienza per creare una copertina bella, ed efficace. Il tempo lo preferisco dedicare alla lettura e alla scrittura.
Grazia
Una scelta ragionata, che per ora non faccio, un po' perché mi piace fare da me, un po' perché mi disturba spendere soldi che con la scrittura non guadagno. Questa idea dello scrivere come un'attività con entrate e uscite è una rovina…
Ferruccio Gianola
Non lo so… è un bel problema.
Ho poca simpatia per le immagini, ma tendo a seguire la regola prova e batti il naso contro il muso sino a quando non tu fa più male. Sempre che ci sia una regola dl genere!
Ferruccio Gianola
Contro il *Muro
Grazia
Prova e vedi, è anche il mio approccio. Per ora non fa male… ma speriamo bene!
Nadia Banaudi
Innanzitutto complimenti e in bocca al lupo per il tuo lavoro, la copertina che hai realizzato è strana, colorata e allo stesso tempo indefinita (non capisco l'oggetto che rappresenta, subito ho pensato a un albero poi a un cervello…). Forse deve fare questo una copertina:incuriosire. E no, non è assolutamente facile da creare, come per un abito su misura ci vogliono competenze, abitudine e occhio. Quella di rivolgersi a un professionista è una soluzione, costosa ma rassicurante, quella di provare a fare da sé un'alternativa con tutti i rischi del caso. Forse come nel caso dei testi ci sarebbe bisogno di rivolgersi ai beta per avere pareri di confronto.
Grazia
Ai beta ricorro sempre per il testo, ma per le copertine non l'ho ancora fatto, se non consideriamo beta i miei familiari. Nel caso di questa specifica copertina, mi piace che tu abbia pensato a un albero e a un cervello, perché il motivo per cui ho scelto l'immagine è proprio il connubio razionalità-creatività, che mi sembrava espresso bene così. Rivolgersi a un professionista, come dici, può essere una soluzione costosa ma rassicurante; io però temo molto – a parte la spesa – una possibile situazione di scontento da gestire trovando compromessi. Nessuno lavora su una copertina gratis, solo per mostrarti qualche ipotesi e verificare il tuo interesse. Se poi non mi piacciono le proposte e mi sono già impegnata? Di copertine fatte da professionisti ce ne sono tante in circolazione, alcune parecchio bruttine…
Daniele Imperi
Secondo me il modo migliore, se vuoi creare da te una copertina, è osservare le copertine dei grandi editori, anche inglesi e americani, sui temi del tuo libro. Non per copiare, ma per capire come impostarla.
Grazia
L'idea è buona, ma non sempre mi piace il loro gusto, in particolare per la saggistica.
Rebecca Eriksson
Complimenti, è veramente bello quando si supera un ultimo ostacolo (magari un po' ostico) e si può gridare: "Ho finito!".
Io di base sono una grafica pubblicitaria, per cui per me la parte di impaginazione viene quasi naturale.
Per la prossima volta ti consiglierei di stare attenta ad usare verde e rosso assieme, perchè i daltonici non li distinguono
Grazia
Benvenuta, Rebecca! Quale migliore dimostrazione della differenza tra un professionista e un dilettante? Non escludo di cambiare la copertina, adesso che so del problema. In fin dei conti uno dei lati piacevoli dell'autopubblicazione è poter fare correzioni quando si vuole.
Elena
Ecco il il tuo manuale, detto fatto, recuperato e rivisto a puntino ????. Mi piacciono le tue copertine perciò ho letto con attenzione i tuoi suggerimenti /riflessioni. Hai ragione sulla foto : non deve essere la più bella, ma la più adatta. Al contesto, al titolo, nei colori. La foto deve colpire ma non più del romanzo
Grazia
Non sono sicura di esserci riuscita, ma in linea di principio la penso proprio così.
Giulia Lu Mancini
La tua copertina mi piace molto, la trovo in linea con l'argomento "scrittura" mi piace la combinazione dei colori e il fatto che l'immagine ricordi qualcosa tra albero e cervello (come afferma Nadia) io ci vedo più un albero tondeggiante…(sappi che ho una specie di passione per gli alberi).
Rivolgersi a un professionista può essere una soluzione, cosa che io ho fatto per gli ultimi quattro romanzi tra gialli e romance, però ammetto che anche spiegare bene ciò che si vuole ottenere è una fatica (costo a parte).
Grazia
Sono contenta che la copertina sia di tuo gusto. Abbiamo in comune la passione per gli alberi!
Cristina M. Cavaliere
Anche a me l'elaborazione della copertina richiede molto tempo, addirittura parto l'anno precedente rispetto a un'ipotetica data per la pubblicazione. Questo non tanto per il fatto che la costruisca io, quanto perché ultimamente affido l'immagine a degli artisti, e a un amico grafico per l'elaborazione grafica vera e propria. A differenza tua, non so fare niente con i programmi "creativi". Ne parlerò meglio in occasione del post dedicato.
Mi piace molto questo progetto di radunare tutti i lavori che hai pubblicato. Noto una bella continuità tra le copertine, mentre i libri pubblicati con diverse case editrici risentono inevitabilmente di una certa discontinuità. Brava. La copertina del saggio mi ha subito ricordato un cervello, mentre non avevo pensato all'albero.
Grazia
Le tue copertine sono curate e suggestive, mi piacciono molto. Certo se tu volessi lavorarci da sola, adesso che stai studiando, sarebbe un'impresa titanica! Radunare i miei lavori mi sta facendo bene; sono contenta che anche tu senta una certa armonia nell'idea.
Tenar
In quest'anno scolastico ho seguito con i miei alunni un progetto in cui loro hanno creato con GIMP un pannello turistico. Come effetto collaterale qualcosa di GIMP l'ho imparato anch'io. Chissà che non mi torni utile? Certo che tu hai un bell'occhio grafico. Io tempo sarei molto più approssimativa…
Grazia
GIMP non è affatto male, come alternativa al più complicato Photoshop; almeno per le mie limitate esigenze (e capacità), offre tutto quello che serve. Pensa che ho scoperto da poco che si può salvare il progetto dell'immagine… fino a quel momento ho fatto tutte le prove (tante!) ex novo, una follia.
Luz
Io ho pensato subito all'albero della vita. Un simbolo che amo molto e che ho scelto come logo della mia associazione.
Come sempre interessanti i tuoi suggerimenti.
Grazia
Davvero hai scelto l'albero della vita come logo? L'ho scelto anch'io per le mie pubblicazioni self, è un simbolo che per me unisce suggestione e significato.
Buona lettura
Che bel post, brava! Hai spiegato tutto molto bene e siccome anch'io creo le mie copertine da me, so cosa significa e tutte le prove che si fanno prima di decidere quella definitiva, anche solo continuando a modificare i colori delle scritte o il font.
Grazia
Per fortuna con la pratica si impara, o sarebbe come scalare l'Everest ogni volta!