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Ritratto della mia estate 2020

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Cosa c’è di meglio che tirare le somme, con settembre alle porte?

Limone e zenzero: bevanda rinfrescante in questa estate 2020

Ultimi giorni di agosto; le ore di luce diminuiscono. La vita cerca di tornare alla normalità dopo la calura estiva, che anche qui in Friuli ha picchiato duro, dopo un inizio estate fresco e piovoso. Dico “cerca” perché con il covid ancora in circolazione le attività che di solito riprendono a settembre hanno tutte qualche complicazione, oppure un punto interrogativo in cima.

Nel mio caso, ci sarà ancora il corso di yoga? La sala dove si è sempre svolto non è molto spaziosa. Speriamo bene. E il corso di taichi quan? Riprenderà, e soprattutto io lo riprenderò, oppure opterò per il qi gong, anche da casa? Risparmierei sessanta chilometri di strada per ogni lezione…

Spero che non mi detestiate per questi argomenti, che possono sembrare futili a chi ha problemi ben più seri con il lavoro o con la scuola. Auguri a tutti noi, con i nostri problemi piccoli e grandi, in questo momento di ripartenza (ma che brutta, questa parola!).

Siete stati in vacanza? Siete rimasti in Italia o avete viaggiato? Noi siamo rimasti a casa, tranquilli come se fossimo abituati da sempre a passare l’estate così – un fatto in parte comprensibile, in parte curioso. La situazione di mia madre, con le sue badanti a rotazione, tranquillizza fino a un certo punto; ma è anche vero che tutti e tre, senza nemmeno consultarci, ci siamo trovati a non pensare affatto alle vacanze. Nessuno di noi le vive come un bisogno; è un piacere, ma anche i piaceri richiedono certe condizioni, diverse dall’indossare mascherine e badare alle distanze. Meglio rimandare a momenti migliori.

Se però mi muovessi, in questa estate 2020, sarebbe di nuovo verso il Nordeuropa. È come se avessi un cavo sempre collegato a Germania, Scandinavia, Regno Unito, Danimarca. Dopo avere visto su Netflix le prime tre serie di The Last Kingdom (sentite che musica suggestiva!) e letto La vita quotidiana dei Vichinghi di Régis Boyer e Norse Mythology di Neil Gaiman, l’interesse per questa civiltà tanto famosa e poco conosciuta si è rafforzato. Un viaggio a tema mi piacerebbe molto.

Metto da parte l’idea per il futuro, insieme ad altre due: un’escursione con Peter Wohlleben, autore de La vita segreta degli alberi, nelle foreste da lui gestite vicino a Bonn, e uno stage di taiji/qi gong allo Shaolin Temple di Berlino. Ma andrei anche volentieri sulle Dolomiti a fare qualche bella escursione, cane anziano permettendo.

Quindi l’ispirazione per fare vacanze non manca, in questa estate 2020, ma si è fatta da parte ancora prima che io mi ponessi il problema, vista la situazione. Del resto cado sempre in piedi, come si suol dire: nel tempo che ho a disposizione, scrivo. La revisione e l’uscita di Tutti gli amori imperfetti mi hanno lasciata piena di energie, a parte i primi due-tre giorni di stanchezza dopo la pubblicazione; perciò non ho fatto una vera pausa, ma mi sono dedicata subito alla promozione e ho iniziato a preparare la biografia di Amela (ne ho parlato QUI).

Ho un problema serio da affrontare: dal momento che devo raccontare fatti reali, spesso in toni molto critici, c’è una quantità di persone e associazioni che potrebbero sentirsi danneggiate dalla pubblicazione del libro (leggi: potrebbero farci causa).

Non basta infilare in prima pagina un “fatti e persone di questo libro sono frutto della mia immaginazione”, né cambiare nomi, tempi e luoghi. Io ci speravo! Invece se qualcuno – e quel qualcuno può essere anche il figlio di una persona defunta – ravvisa la possibilità che i lettori riconoscano i fatti e si sente danneggiato, può adire a vie legali. Che poi vinca la causa è un’altra questione, ma chi vuole pubblicare un libro con lo spettro aleggiante del lettore offeso? Dovrò trovare una soluzione di compromesso al problema, rispettando il valore dei fatti come Amela me li ha raccontati.

È stata un’estate di letture lente, ma intense e soddisfacenti. Per esempio All the Bright Places (Raccontami di un giorno perfetto) di Jennifer Niven mi è piaciuto tanto che mi sono spinta a guardare il film Netflix. A poche settimane dal libro, quante possibilità avevo di non restare delusa? Invece no: ho molto apprezzato il film, nonostante il libro sia… bè, un libro. Concorrenza sleale, insomma.

Ho letto con piacere Sarà il nostro segreto, il nuovo romanzo di Maria Teresa Steri, che presto sarà mia gradita ospite, perciò non dico altro. E poi? Ah, sì: La realtà non è come ci appare, di Carlo Rovelli, è una lettura fantastica! Se come me non siete particolarmente in confidenza con la fisica antica e moderna, ma la curiosità non vi manca, non dovreste perdervi questo libro. L’autore, dopo un’interessante carrellata su scienziati e filosofi del passato, tenta con discreto successo di spiegare in modo semplice e chiaro, alla portata di tutti, i concetti basi della fisica quantistica.

L’entusiasmo di Rovelli, la sua capacità di meraviglia e il grande sforzo divulgativo hanno compiuto un piccolo miracolo: riconciliarmi con la Scienza con la maiuscola e farmi capire quanto sia distante dalla “scienza da bar”, che pretende di ridurre la realtà a ciò che può verificare con i suoi metodi. Non mi è mai stato così chiaro come l’uomo comune resti lontano dalle vette sfiorate dai visionari, dagli illuminati, dagli artisti. Vale la pena di risalire il pendio almeno un po’, per vedere più lontano!

Per il resto, quello di agosto è stato un mese dedicato alla formazione. Quando ho saputo dei corsi che Amazon dedica agli inserzionisti (ne ho parlato QUI), ho deciso di seguirli tutti, visto che ognuno affronta un aspetto diverso dell’argomento. Non è detto che come autori KDP si debba ricorrere alle inserzioni a pagamento, ma se lo si vuole fare, tanto vale capirci qualcosa, invece di insistere in tentativi maldestri che non permettono di trarre conclusioni sullo strumento.

Non dico di essere diventata un’esperta, ma ho compreso molto meglio come funzionano gli Amazon Ads e anche quali possono essere i limiti per un autore italiano. Perciò, se dovessi dare un consiglio all’autore indie che pubblica con KDP, direi: impara a usare le inserzioni, usale con coerenza per un certo tempo (almeno uno, due mesi) e trai le tue conclusioni. Probabilmente – ma dipende da diversi fattori – ti accorgerai che i risultati non sono miracolosi, ma ci sono. Scriverò presto un post su questo argomento, riassumendo ciò che ho imparato per chi è interessato, ma non ha tempo e voglia di approfondire altrimenti.

Per me è stata (ed è ancora) una bella estate, questa, passata in shorts e canottiera, in libertà; un’estate di piogge prima e di caldo torrido poi, con un’umidità da acquario; di cavallette, libellule e calabroni (!), di cinghiali e caprioli, di finestre aperte la notte con i grilli che cantano, di passioni coltivate con cura e passeggiate con il mio cane, di amore per la mia famiglia e di pensieri positivi. Ecco tutto.

Quale bilancio fate della vostra estate 2020?
C’è qualcosa che vi ha colpiti in modo particolare?

24 commenti

  • Lisa

    “All the bright places” era anche nella mia lista di libri da leggere, l’ho trovato cercando su google i libri YA più gettonati del momento. Poi ho visto il film e mi ha fatto talmente… ehm… schifo che ho depennato anche il libro. L’attrice mi piace molto ma ho trovato la storia scontata e forzata.
    Un altro libro di questa lista YA di google è “Near the horizon” (“Vicino all’orizzonte”), l’hai letto? L’estratto mi ha preso e l’ho comprato ma a metà mi sono arrabbiata moltissimo con l’autrice per nascondere il vero tema del libro così a lungo, non oso finirlo e non so come possa essere considerato Young Adult. Di certo non lo lascerei leggere a dei tredicenni!

    Del resto sono felice che tu abbia passato una bella estate

    • Grazia

      Come sempre, quello che piace a uno può fare schifo a un altro. Confortante e sconfortante, per chi scrive! Non ho letto Near the Horizon, ma mi hai incuriosita, vado a vedere se mi ispira… visto che i tredici li ho passati da un pezzo! Spero che anche la tua estate sia stata buona.

    • Grazia

      Però tieni presente, Lisa, che il libro è molto meno “riassunto” del film, perciò ha una profondità diversa. Forse a me il film è piaciuto proprio perché avevo letto prima la storia intera.

  • Martina

    Bellissimo resoconto dell’estate, nonostante la sua “semplicità” credo che sarà indimenticabile un po’ per chiunque. Io ho visto annullare un viaggio in America che sognavo da tanto, ma in compenso ho fatto il viaggio che mi ha portata da mia figlia (lo sai bene), quindi sicuramente un’estate da ricordare. Ho letto poco, troppo poco accidenti. Non lavoro più eppure il tempo si è dimezzato. Come è possibile? Sto leggendo “Fidanzati dell’inverno”, fuori dal mio genere eppure molto coinvolgente.
    Per il prossimo anno sogno le Dolomiti: d’estate secondo me splendono.
    Ah, ultima nota positiva: ho ripreso a scrivere. Vorrei riuscire a finire la prima stesura del nuovo romanzo entro l’anno, e ci sto mettendo grande impegno.
    Un abbraccio e buon inizio di settembre (nell’attesa di leggere la tua nuova opera!)

    • Grazia

      Fidanzati dell’inverno – forse te l’ho già detto? – mi ha innervosita parecchio… se alla protagonista avesse almeno smesso di colare il naso, magari sarebbe andata meglio. Non è il fantasy che mi piace, oppure è capitato in un mio momento particolare, visto che lo amano tutti. In bocca al lupo per il nuovo romanzo! (Dolomiti forever)

  • Elena

    Questo post mi comunica molta tranquillità e rilassatezza, anche nella scelta di non programmare vacanze. In fondo il virus ci ha regalato qualche consapevolezza in più oltre ai disastri, ovvero che si può essere felici con poco, stare bene vibrando a bassa frequenza e questo tu mi comunichi. Ho letto più del solito ma meno di quello che avrei voluto, sono rimasta a casa anche io e ho scritto. Vedi? Abbiamo molte cose in comune, ma non l’amore per il Nord Europa. Non che non lo apprezzi, ma se devo pensare a un viaggio della vita penso al sud del mondo, più o meno ovunque ma laggiù.
    Un abbraccio

    • Grazia

      Nord o sud, cani o gatti, mare o montagna? Sembra che le persone abbiano preferenze molto nette in questi campi. Immaginavo che la tua bussola ti avrebbe fatta andare “giù”, è in armonia con quello che conosco di te. Felice che anche tu apprezzi la riduzione all’essenziale, o quasi, portata dal virus.

  • Giulia Mancini

    Credo che passare l’estate insieme alla tua famiglia scegliendo serenamente di non fare nessun viaggio sia stato per te comunque piacevole, questo è quello che traspare dal post. Io ho sofferto molto il caldo, mi sono sentita così insofferente che avrei voluto partire per la Scandinavia, ma sarebbe bastato anche andare in Trentino, invece non ho fatto nulla di tutto questo…
    Qui a Bologna c’è ancora molto caldo e sto aspettando che rinfreschi, senza uragani e trombe d’aria, spero.
    In agosto ho letto diversi libri e in questi giorni ho iniziato “Veronica c’è” che mi sta catturando.

    • Grazia

      Grazie! So del caldo a Bologna; pensa che mia zia vive lì, in centro, e rifiuta di avere un climatizzatore, nonostante stia per toccare i novanta. Quando ci vivevo anch’io, per fortuna ero in periferia, perché dove c’è solo cemento è un disastro d’estate.

  • Ariano Geta

    Certamente non è stata come le altre, anche se poi alla fine sono andato qualche giorno al “solito posto” in Toscana che anche se ci sono già stato …ntamila volte mi rilasso sempre lì. E per fortuna anche la famiglia ci sta bene e non fa mugugni
    Una cosa che purtroppo ricorderò di questa estate è che sto invecchiando (anagraficamente ho superato la fatidica boa del mezzo secolo) e che ho sofferto il caldo come mai prima. Spero che la seconda non sia conseguenza della prima…

  • Tenar

    Questa è stata un’estate strana, di calma, ripresa e di attesa. Sopravvissuti al lockdown e alla Didattica a Distanza la parola d’ordine è stata “non importa dove, ma all’aperto”. Credo di aver visitato tutti i luoghi d’interesse all’aperto nel raggio di una ventina di chilometri. Orti botanici, spiagge, passeggiate, Sacri Monti, percorsi avventura, parchi di varia natura. Il bello di vivere in un territorio turistico, anche se di “seconda linea” è che anche qui vicino ci sono davvero molte cose da vedere e alcuni luoghi non li frequentavo da tantissimo o ci ero passata davanti mille volte senza mai entrarci. Ora cerchiamo di riguadagnarci brandelli di normalità scolastica. Speriamo in bene!

    • Grazia

      I territori turistici di seconda linea, tra cui metto anche il Friuli, hanno spesso molte piccole e grandi sorprese da offrire, con il vantaggio dell’assenza di affollamenti e code (questo a prescindere dal virus). Stare di più all’aperto credo abbia fatto bene a tutti. In bocca al lupo per l’inizio dell’anno scolastico!

  • Barbara

    Beh, però non vale. Viste le foto che pubblichi su Instagram, di passeggiate nei boschi, ci credo che non hai sentito bisogno di muoverti per sentirti bene!!
    Abitando in zona più cittadina, la vacanza è un modo anche per avvicinarsi alla natura, mare o montagna che sia. Non riuscirei mai a chiudermi in città, per quanto bella e storica sia, in agosto! Nemmeno nel nord Europa!
    Comunque anche per me è stata una bella estate, alla fine. Ho sentito un po’ meno il caldo, tanto da riuscire ad allenarmi tre volte a settimana (senza climatizzatore, ma solo ventilatore!) Ho letto davvero molto, proprio grazie al tempo risparmiato dallo smart working e dalla spesa consegnata a casa. Ho anche scritto, seppure con meno continuità. E nonostante tutto, una settimana di ferie nel meraviglioso mare delle Marche, con annesse scorpacciate di pesce. Sono riuscita a scottarmi pure le orecchie, eh!!

    • Grazia

      Credo che di Rovelli leggerò tutto, infatti! So bene che non sento il bisogno di andare in vacanza perché ho qui a casa la mia vacanza naturale. Non potrei vivere in città; anche quando viaggio con la famiglia, finisce sempre che al massimo vediamo zone belle dal punto di vista naturale e cittadine, mai grandi città. Da un lato è un peccato, dall’altro mi viene da scappare via, quando mi ci trovo. Cosa ci posso fare? (Scottarsi le orecchie vale molti punti in classifica! ;))

  • Cristina

    Come sai è stata un’estate casalinga, con escursioni nei dintorni e incontri con amici che non vedevamo da tempo. La vacanza dev’essere piacere e relax, se devo vivere con il centimetro in mano a misurare le distanze o guardare con sospetto il mio vicino al ristorante… no, no, non fa per me.
    Vedo che i vichinghi spadroneggiano tra le tue letture ;), un domani potresti cimentarti con qualche narrazione storica. La colonna sonora è molto bella. Penso che inserirò la serie tv nelle mie future visioni, al momento stiamo guardando “The man in the high castle”.
    Non appena scriverai il post sugli amazon ads ti farò un monumento!
    Ho appena comprato il tuo romanzo nella versione kindle, come sai le mie letture sono al minimo sindacale, ma arriverà anche il suo momento. Per quanto riguarda la biografia su Amela, poni davvero un bel quesito, pensa che anche gli argomenti storici possono essere divisivi, non oso immaginare la delicatezza nel maneggiare i materiali per una biografia con persone che potrebbero sentirsi urtate da alcuni passaggi.

    • Grazia

      Già, è davvero un vespaio. Narrazione storica, moi? Massima soggezione! Raccontando la realtà mi sento legata; ho sempre l’impressione di mancare di rispetto a qualcuno o a qualcosa, e ogni virgola che cambio mi sembra un insulto. Forse è una stranezza, ma credo che tu possa capire. Quanto al monumento, preparo il post seduta (al PC) stante.

  • Cristina

    Grazie sin d’ora! Al momento mi sono iscritta a ben due webinair a settembre, seguendo i tuoi consigli del post precedente. Pensa che non avevo capito nemmeno bene che cosa fosse un webinair, poi ho scoperto che è uno dei molti termini per il collegamento online (conference call, hang out, modalità sincrona…). Vuoi che, dopo essere sopravvissuta a stento a tre esami universitari online, mi possa ancora spaventare? E sicuramente posso imparare qualcosa, se non altro come muovermi meglio nel “meraviglioso” mondo dell’autopromozione.

  • Maria Teresa Steru

    Ciao Grazia! Torno ad affacciarmi in rete in questi giorni e sono contenta di leggere il tuo post. Senza dubbio è stata un’estate un po’ diversa dal solito, diciamo un po’ “sospesa”, ma mi ha dato modo di apprezzare le piccole cose a disposizione senza per forza andare in cerca di chissà cosa. Grazie di cuore per aver menzionato il mio romanzo!

  • Rebecca Eriksson

    Un po’ alla volta recupero anche questi vecchi articoli.
    Dopo che ho scoperto che la Disney è stata denunciata per aver plagiato con Frozen la biografia di una donna americana, non mi preoccuperei eccessivamente di possibile denunce.
    Per le vacanze… io sono dell’idea che la cosa fondamentale sia staccare da un ritmo ordinario e rilassarsi. Non è detto che per forza debba essere un viaggio. Spesso la mia vacanza è un weekend trascorso tra il letto ed il divano a leggere libri. Viaggio anche spesso, ma tendo a fare gite di tre, quattro giorni, perchè poi finisco per annoiarmi.

    • Grazia

      Non sempre il viaggio è la vacanza migliore. Alcuni di quelli che ho fatto lo sono stati, altri sono stati un modo per esacerbare le tensioni in famiglia al punto che, appena rientrati, abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo. Meglio restare elastici per riconoscere la vacanza giusta.

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