Legends Never Die
Eroismo e spirito di sacrificio, nella musica e nei libri
Legends never die, when the world is callin’ you
Can you hear them screaming out your name?
Legends never die, they become a part of you
Every time you bleed for reaching greatness
Relentless you survive
They never lose hope when everything’s cold and the fighting’s near
It’s deep in their bones, they run into smoke when the fire is fierce.
Oh, pick yourself up ‘cause legends never die
They’re written down in eternity
But you’ll never see the price it costs, the scars collected all their lives
When everything’s lost, they pick up their hearts and avenge defeat
Before it all starts they suffer through harm just to touch a dream
Un inizio piuttosto inusuale da parte mia, non è vero? Il pezzo, eseguito dal gruppo Against the Current, si intitola Legends Never Die ed è stato usato nel 2017 come apertura del Campionato Mondiale di League of Legends, un videogame online molto amato tra gli apprezzatori dei giochi strategici in tempo reale.
Il mio rapporto con la musica
Irregolare, ma intenso: posso restare settimane senza ascoltarne, e poi trovare una canzone che mi ispira e buttarmici sopra come se fossi in crisi di astinenza. Allora la ascolto, ne imparo il testo a memoria, la canto fino allo sfinimento, e poi la lascio andare. Legends Never Die mi ha fatto proprio questo effetto un po’ ossessivo. Mi piace la voce la voce femminile, mi piace l’energia del brano, e soprattutto si parla di eroismo e capacità di sacrificio, un argomento che tocca sempre corde sensibili in me. Credo sia per questo che l’istinto mi ha guidata, quando iniziai a scrivere, a scegliermi questo avatar per il forum letterario che frequentavo.
Dolcezza e spirito guerriero.
L’eroismo non è così lontano. Perché questi ingredienti delle storie accendano in me emozioni tanto forti, non saprei spiegarlo. In ogni caso, caro Autore, inserisci nelle tue storie personaggi larger than life – per usare una suggestiva espressione inglese – e ti seguirò anche se sei un vero cane nel raccontarla. Magari non proprio… anch’io ho i miei limiti, ma puoi stare sicuro che ti perdonerò diversi peccati. Se poi all’eroismo accosti ambientazioni originali, che non smontino il mio interesse con la loro banalità, quasi sicuramente mi avrai conquistata.
Non pensate che io disprezzi le persone comuni e il mondo in cui vivo, o li consideri privi di interesse. So bene che esistono forme di eroismo quotidiano meno vistose, ma non per questo meno degne di attenzione; nelle mie letture, però, sento il bisogno di qualcosa che mi porti via dal mio contesto abituale e mi liberi così dall’inquinamento mentale che il già conosciuto porta con sé. Non a caso amo il genere fantastico.
Tolkien disse…
J. R. R. Tolkien, quando venne criticato per avere scelto di scrivere fantasy in un tempo che richiedeva il massimo impegno nel reale, rispose che non si dovrebbe confondere la diserzione del soldato con la fuga del prigioniero. Nel mio caso credo che le due cose si sommino. Esistono sempre le eccezioni, comunque; capita che mi imbatta in un autore che annulla tutte le mie propensioni e i miei pregiudizi con una storia meravigliosa.
Sulla scia di Legends Never Die, ho passato in rassegna i romanzi fantasy sui miei scaffali. Sono luoghi privilegiati, in cui l’eroismo è spesso presente, come nelle opere epiche. Era inevitabile che l’occhio mi cadesse sui romanzi di Brandon Sanderson, uno degli autori di genere fantastico che preferisco; la sorpresa è stata scoprire di possedere un suo romanzo – il secondo della saga Mistborn, Il pozzo dell’ascensione – che non avevo ancora letto, e ora sto per terminare.
Sanderson è un grande del suo genere.
Riesce a creare mondi complessi e credibili, popolati da personaggi profondi, mai scontati. È capace di definire i dettagli di ogni scena senza mai esagerare o annoiare, e sembra avere un radar infallibile per tenersi lontano dai cliché e sorprendere il lettore. Oltre ad avere scritto una nutrita serie di romanzi pluripremiati nell’ambito del fantastico, ha anche rilevato la stesura degli ultimi romanzi della saga della Ruota del Tempo dopo la morte dell’autore Robert Jordan – un’impresa non proprio da tutti, ritengo. Nei suoi romanzi i personaggi larger than life davvero non mancano. Leggo questo autore con lo stesso piacere vorace che mi dà Outlander, e sono tentata anche di “studiarlo” un po’ più da vicino con l’occhio dello scrittore. Potrei sempre imparare qualcosa.
BOLLETTINO DELLO SCRITTORE
Prosegue la promozione di Cercando Goran, e proseguono le mie riflessioni in merito, che forse vi racconterò in un post dedicato, anche se Marco Freccero ha già detto quasi tutto in questo suo post. Intanto una buona notizia per chi intendesse acquistare il romanzo in formato digitale: ho deciso di abbassare il prezzo dell’e-book a €0,99. Per quanto tempo, è da vedersi. Come mi ha detto qualcuno, “non è il suo valore”, ma voglio mettere alla prova i meccanismi di Amazon in questa fascia di prezzo prima di assestarmi su un prezzo diverso, eventualmente. Del resto uno dei lati piacevoli dell’autopubblicazione è proprio la possibilità di sperimentare. Quindi, se avete già pensato di leggere Cercando Goran, ma per qualche motivo vi è capitato di rimandare l’acquisto, è sicuramente un momento conveniente per concluderlo. Perché intanto la storia di Goran e dei suoi compagni piace! Sul blog La giostra dei libri, per esempio, è uscita una nuova recensione a opera di Penelope-Sugar Free, che ringrazio. Trovate la recensione qui.
BOLLETTINO DEL LETTORE Ho da poco finito di leggere un libro sulle mudra (avete presente le posizioni delle mani nelle immagini sacre induiste, che vengono usate anche nello yoga?). Ora sto leggendo Il pozzo dell’ascensione di Sanderson, come dicevo, e il Mahabharata, il poema epico indiano (in riassunto, o impiegherei una vita!); ma già mi aspetta il ricco bottino del mio recentissimo compleanno: Viaggio in Portogallo, di José Saramago; Gli spiriti non dimenticano, di Vittorio Zucconi; The Hidden Life of Trees, di Peter Wohlleben, e L’eresia di Giordano Bruno e l’eternità del genere umano, di Giuliana Conforto. Mi sto già leccando i baffi.
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Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
20 commenti
Giulia Lu Mancini
Le tue letture sono piuttosto impegnative, che brava. Riguardo al fantasy io ammetto di non essere un'appassionata del genere, è anche vero che non ho mai provato a leggerne, quindi mai dire mai. Per la promozione di Cercando Goran fai bene a fare la promozione a 0,99 secondo me fatte per un periodo breve sono funzionali. Vorrei fare una promozione anch'io, ma non ho capito se con Streetlib riesco a farlo, ho aderito a una promozione ma non l'ho ancora vista su Amazon…
Grazia
Nelle letture assecondo soltanto i miei gusti, perché sono un po' contraria a "sforzarmi" di leggere una cosa o l'altra. Il fantasy di solito piace o non piace, senza vie di mezzo, ma ho notato che gli amanti del genere di solito lo sono fin dall'infanzia/adolescenza, quando forse la mente è più disposta a uscire dai canoni della realtà; però, chi può dirlo? Magari puoi scoprire qualcosa di bello. In bocca al lupo per le promozioni, che sono un mondo abbastanza complicato.
Rosalia Pucci
Sì Grazia, decisamente troppo poco quel prezzo per il bel libro che sto leggendo e gustando. Purtroppo in questo periodo il tempo si è dimezzato e vado un po' a rilento ma non voglio perdermi nulla di questo noir. Bravissima, ti dirò meglio quando finirà. Intanto complimenti per le tue lettura, come non apprezzare Tolkien? Un grandissimo maestro che grazie al fantasy trasmette il suo mondo ideale, una visione di grande respiro molto edificante. A presto
Grazia
La visione del mondo di Tolkien è davvero di ispirazione. Pensa che sto leggendo (lentissimamente!) i suoi appunti preliminari a Il Signore degli Anelli, commentati dal figlio Cristopher, e bastano poche righe per sentirsi trasportare, quasi a prescindere dal significato delle frasi. Usa un linguaggio così musicale, evocativo e ricco di immagini elevate che è difficile resistergli! (E grazie della lettura! :))
Tenar
Ah, i Mistoborn danno un sacco di soddisfazione. E anche d'invidia. Ha scritto quei romanzi quando aveva vent'anni. Quando l'ho incontrato, l'anno scorso, ha raccontato un sacco di cose sul proseguimento della saga, la cui traduzione purtroppo in Italia è al momento ferma (perché?). Vedrai che la cosa sconvolgente di quei romanzi non è lo stile, era davvero giovane e a volte un po' immaturo, né i personaggi, ma le svolte di trama. Io sono rimasta a bocca aperta sia sul finale del terzo che nel sorprendente quarto romanzo.
Grazia
Vorrei sapere anch'io perché non proseguono con le traduzioni. Purtroppo so che nel fantasy in particolare le saghe abbandonate sono frequenti. E' vero, in Sanderson il punto non è lo stile quanto la capacità di sviluppare una storia originale, plausibile (all'interno del suo mondo, ovviamente) e coinvolgente. Davvero aveva vent'anni quando ha scritto i Mistborn? Non lo ricordavo.
Nadia Banaudi
Non mi intendo di marketing, ma in effetti il prezzo è davvero basso per il vero valore del libro. Sono per le promozioni a poca durata nel tempo proprio per non lasciare passare il messaggio errato che quello sia il valore vero del prodotto. Anche se aiuta molto come approccio all'acquisto.
Per le letture dei fantasy invece non ho mai provato attrazione per il genere, forse l'unico film che ho visto con interesse è stato Avatar, che non so se si può annoverare nella cerchia, quindi non formulo opinioni.
Grazia
Voglio fare questo esperimento di prezzo perché una persona che conosco ha avuto ottimi risultati in questo modo, e non tentando resterei con il dubbio. Sono convinta, comunque, che ogni situazione vada valutata singolarmente. Nel suo caso, nonostante lei abbia fatto una promozione minima, credo sia stata agevolata dal fatto di scrivere un genere vicino al romance, che va piuttosto per la maggiore. In generale credo che scrivere un genere definito sia vantaggioso rispetto allo scrivere mainstream, perché trovi già un serbatoio di lettori ben predisposto verso il tipo di romanzo che hai scritto. Nel mio caso, mystery-thriller-noir, chissà.
Luz
Non ti facevo così amante del rock.
Il pezzo non è nelle mie corde, ma comprendo gli estimatori del genere.
Mi capita di ascoltare una miriade di pezzi per i miei spettacoli teatrali, e scopro un mondo fino a un momento prima sconosciuto ogni volta. Ci sono compositori decisamente bravi eppure sconosciuti ai più.
Vado a leggermi le recensioni di "Cercando Goran".
Grazia
Non sono propriamente appassionata di alcun genere musicale, ma pesco qua e là in base a quello che incontro, e mi diverto. Hai ragione sul fatto che esistono artisti bravissimi e quasi sconosciuti; è bello che possano trovare un loro pubblico tramite la rete. (Goran ringrazia! :))
Andrea Di Lauro
Ho letto il primo della saga di Mistborn quest'inverno, mi è piaciuto ma non mi ha rapito lo stile di scrittura, e ancora meno il personaggio principale. Il secondo migliora? Così faccio un pensiero per riprendere la lettura, dato che possiedo la trilogia in ebook.
Grazia
Lo stile di Sanderson è molto "plain"; niente di degno di nota in sé, come si diceva con Antonella-Tenar, ma questo vale per molto fantasy (e non solo) anglosassone. E' nel costruire la trama che Sanderson dà il meglio di sé, quindi proseguendo nella storia il quadro diventa sempre più interessante, a mio parere. Io però amo anche i suoi personaggi, e lo stile plain non mi disturba mai, quindi probabilmente abbiamo gusti un po' diversi. In ogni caso, avendo letto il primo libro, di Kelsier ti sei già liberato.
Barbara Businaro
Gran bella canzone, un rock un po' indian, con il refrain altamente emozionale. E di solito sono proprio questi i pezzi che mi si trasformano in "earworm" (quelle due o tre giri di note che non ti si tolgono più dalla testa, e di solito si presentano roboanti proprio quando posi la testa sul cuscino! )
Leggo sopra il commento a Nadia, che Cercando Goran sarebbe un mistery-thriller-noir… però è difficile inquadrarlo così a colpo d'occhio dalla copertina. In genere i thriller hanno cover dai toni scuri (l'associazione è immediata). Vero che è ambientato in clima nordico, c'è la neve. Allora forse è il carattere con cui è scritto il titolo troppo "gentile" per un thriller. Mi verrebbe quasi da pensare ad un romance… "Cercando Goran", magari l'amore perduto. Questo perché non sempre i lettori leggono le quarte, o scelgono per categoria.
Grazia
Sono contenta che almeno a te la canzone sia piaciuta! Stavo iniziando a sentirmi un po' solitaria nei miei exploit musicali.
Cercando Goran è stato definito mystery da me, thriller e noir dai lettori. Non mi destreggio bene con queste definizioni, ma l'immagine di copertina esprime bene il tipo di suspense della storia, secondo me; poi c'è il versante cui tu (giustamente) alludi: cosa recepisce chi vede la copertina e non sa nulla? Io penserei a un mainstream, probabilmente, e in quel caso con la mia scelta non avrei fatto grossi danni, ma vai a saperlo…
Grazia
(Per la cronaca, Amazon.it non ha la categoria mystery, che invece è presente sugli altri mercati Amazon, perciò ho dovuto giocoforza virare verso thriller e gialli.)
Clementina Daniela Sanguanini
È bello apprendere che ciascuno di noi possiede un modo tutto suo di approcciare la musica e mi ha toccato anche il passaggio in cui racconti di ascoltare un brano fino allo sfinimento, per poi lasciarlo andare: c’è un legame col fantasy anche lì
E, sempre a proposito di fantasy, pur non essendo un’esperta lettrice del genere (non conosco Sanderson e nemmeno Jordan, ma sono una grande fan di Tolkien), comprendo molto bene il bisogno di cercare letture d’evasione. Sempre di qualità, s’intende.
Complimenti anche per le letture in corso (tra l’altro sono incuriosita dal libro sulle mudra: argomentino bello tosto). Per quanto riguarda Cecando Goran approvo al 100% la promozione: un ottimo viatico per farlo conoscere. Ciao
Grazia
Davvero pensi che ci sia un legame tra il fantasy e il mio modo di… divorare la musica? E' un'idea stuzzicante. Il mio libro sulle mudra è molto semplice nell'esposizione, e una festa di colori per gli occhi nella grafica. Trovo molti spunti interessanti nella cultura indiana, perciò approfondisco spesso un aspetto o l'altro, anche ispirata dalla pratica dello yoga. Ma di spunti ne trovo ovunque!
Clementina Daniela Sanguanini
Diciamo che le "scorpacciate" musicali, in modalità sfinimento, sono tipiche degli adolescenti. Ma io ci trovo, invece, un elemento che oltrepassa la divisione per età e che si avvicina più al bisogno di evadere, entrando in contatto con un mondo altro (vedi sopra) che è in grado di permeare ogni ambiente mentale
Grazia
Può sicuramente essere come dici. Grazie della visita e di questo flash, su cui rifletterò.
Tortora Giuseppe
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