La scrittura vista da Joyce Carol Oates
Abbi coraggio, affronta qualunque argomento. Non faticare su frammenti del testo in cui ogni parola deve essere perfetta. La tecnica trattiene il lettore frase dopo frase, ma solo il contenuto si fissa nella sua mente.

Joyce Carol Oates (Lockport, 16 giugno 1938) è una prolifica scrittrice statunitense, autrice di oltre quaranta romanzi (undici dei quali pubblicati sotto pseudonimo), ventotto raccolte di racconti, una decina di opere teatrali, sedici volumi di saggi, dieci raccolte di poesie, nonché libri per bambini e alcune raccolte di articoli apparsi su quotidiani e riviste.

Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
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16 commenti
MikiMoz
Vero, è la potenza del racconto quella che poi alla fine … conta!^^
Moz-
Grazia
…ed è cosa buona e giusta!
Glò
Non ho ancora letto la Oates, rientra in future letture!
Questo passaggio mi piace molto, perché sintetizza l'essenziale: tecnica, che ci deve essere, ma non subordinata al contenuto, che è ciò che ci fa amare e "interiorizzare" un libro.
Grazia
Del libro ci sono aspetti, anche riusciti, che se ne vanno, e altri che possono restare al lettore. Possono, ma non necessariamente lo fanno. E' una distinzione interessante dal punto di vista dell'autore.
Cristina M. Cavaliere
In effetti la scrittura assomiglia all'arte. Di un'immagine ti colpisce l'insieme come prima cosa, e la sua forza; l'analisi dei particolari che la rendono così potente arriva dopo.
Grazia
Prima l'insieme, poi i dettagli, sì. Ci sono anche differenze individuali. Io, per esempio, i dettagli tendo a notarli, anche in un momento successivo, soltanto se mi colpiscono per qualche motivo, oppure perché decido razionalmente di osservarli. Non è un passaggio che avvenga in modo naturale. Per questo non trovo mai le cose, nemmeno quando le ho sotto gli occhi.
Francesca
In questo periodo sto riflettendo proprio sull'opportunità di scegliere, per la scrittura, argomenti che non si conoscono molto bene. Alcuni maestri sostengono che sia il caso di scegliere solo argomenti noti allo scrittore, altri che vada bene anche sceglierne di quasi ignoti pur di sottoporsi a un diligentissimo esercizio di documentazione. Sembra che l'autrice da te citata sia di questo ultimo avviso.
Grazia
Secondo me il mio materiale, quello che conosco, va miscelato a quello che non conosco, e proprio per questo accende il mio interesse. Mi annoierei da sola, se dovessi misurare soltanto il mio piccolo cortile. Certo la documentazione non può essere approssimativa, ma in fondo è proprio lì il bello.
Lisa Agosti
L'hai postato apposta per me oggi? Non potrebbe essere più azzeccato. Stavo giusto riflettendo sulla possibilità di cambiare la trama per non dover affrontare la tecnica del prossimo capitolo…
Grazia
Non dirmi che ti offro scappatoie! Gli amici servono a fare il contrario.
Tenar
Ha proprio ragione. Non è sempre facile, però.
Grazia
Io non affronto affatto tutti gli argomenti, ma li seleziono in base a quanto andiamo d'accordo. Mi trovo bene così, per ora.
Luz
Il cesello può arrivare anche in seguito, in effetti.
La scrittura a volte è un fiume in piena… che deve scaturire in tutta naturalezza.
Grazia
Se lo imbrigli troppo presto, rischi l'esondazione!
Rosalia Pucci
Un consiglio valido che devo tenere a mente. A volte il perfezionismo toglie spontaneità al testo
Grazia
E' vero.