Scrittura

Scrivere un romanzo: poste in palio troppo basse

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I 7 peccati capitali dello scrittore secondo Angela Ackerman

(prima parte)

Inizia oggi una serie di post tratti da un articolo di Angela Ackerman sui 7 peccati capitali dello scrittore.

Cosa c’è in gioco nella storia? Questo è fondamentale, perché spinge il personaggio all’azione. Poste personali alte creano conflitti forti, perché ogni scelta, ogni atto implicherà un prezzo pesante da pagare. Poste deboli producono conflitti mediocri e possono fare sì che il lettore non si interessi abbastanza agli esiti della storia.

Le poste deboli possono avere diverse cause, per esempio una trama cui manca sufficiente conflitto. Il conflitto è ciò che trattiene l’attenzione del lettore, muove i personaggi e fa progredire la trama. Spingere i personaggi contro ostacoli importanti e far loro vivere emozioni intense crea poste alte non solo per i personaggi, ma anche per il lettore, che vorrà scoprire come va a finire.

Lo scrittore può creare il problema non spingendo il personaggio fino alle estreme conseguenze. Succede infatti che le poste siano alte, i rischi gravi, ma il personaggio non raccolga la sfida nel modo giusto. Anche se la riflessione e l’indecisione di fronte a scelte difficili sono giustificate, non possono sostituire l’azione. A un certo punto il personaggio deve scegliere una linea di condotta e perseguirla anima e corpo.

Altre volte lo scrittore sabota inconsapevolmente la storia perché tiene troppo al protagonista per metterlo in pericolo o fargli fare il lavoro sporco. Se le circostanze o un altro personaggio arrivano sempre al momento giusto per salvare la situazione, le poste languono. I personaggi non sono nostri figli. Non esitate a spingerli sotto un autobus. Solo allora dimostreranno di che pasta sono fatti.

(fine prima parte)

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