
I risultati del sondaggio
Prima della sospensione estiva, ecco i risultati del sondaggio.
Innanzitutto, grazie della vostra partecipazione. 74 voti non saranno un numero stratosferico, ma sono pur sempre sufficienti a dare un certo significato alle percentuali. Chiedo scusa in anticipo per la qualità dell’immagine.

Le mie impressioni, leggendo gli esiti, sono state un misto di “ah, certo” e “ma davvero?”. Il fatto che si potessero votare soltanto tre caratteristiche ha fatto uscire di scena molti fastidi minori, anche se ampiamente condivisi; ma in fondo proprio questo era lo scopo del sondaggio: distinguere quali tra i molteplici motivi di lamentela rischiano di indurre il lettore ad abbandonare il libro (oppure a fargli dimenticare l’autore subito dopo averlo chiuso), e quali invece possono risultare accettabili in virtù del resto.
La trama ha fatto la parte del leone, piazzandosi al primo posto con il 27,4% dei voti. Come ricordava Cristina nei commenti, c’è chi parla della propria colazione e lo fa in maniera superlativa; ma in generale si può dire che una trama trascurata rischia di essere un difetto grave, impossibile da controbilanciare con la qualità degli altri elementi.
Al secondo posto, con il 16,44% dei voti, troviamo il linguaggio. Non immaginavo che sarebbe salito sul podio, forse perché lo davo per scontato. Invece no: per scrivere a un certo livello non è sufficiente una padronanza scolastica della lingua; serve quel di più che crea suggestione, magia, vibrazione. È la parola usata con cura, che esprime il suo potere. Questo anche se esistono autori che hanno successo con un uso della lingua al di sotto del minimo sindacale, eccetera eccetera.
Al terzo posto si piazzano i dialoghi con il 12,33% dei voti. Senza dubbio i dialoghi riescono davvero a guastare l’atmosfera se suonano artificiali, oppure conservano la superficialità del quotidiano, senza nessun valore aggiunto.
A stupirmi è stato il piazzamento dei soggetti umani della storia. Protagonista e personaggi hanno ricevuto rispettivamente il 5,48% e il 2,74% dei voti. Pochissimi, non trovate? Il protagonista “difettoso”, pensate, ha ricevuto gli stessi voti delle descrizioni.
L’impressione che il lettore ha dell’autore ha ricevuto il 6,85% dei voti, a dimostrazione che lasciar parlare la storia senza intromettersi troppo è spesso una buona idea. Gli altri voti sono distribuiti tra le opzioni presenti, con l’eccezione delle ambientazioni e della lunghezza del romanzo, che non hanno ricevuto nessun voto.
Osservando il grafico, mi viene da ripensare a un interessante articolo pubblicato da Sonia Lombardo sul suo sito Storia Continua, ispirato alla piramide dei bisogni del lettore elaborata dal critico letterario Paul Goat Allen. Se vi va di leggerlo, e di vedere la piramide in questione, lo trovate qui.
In questo caso il punto di vista è opposto, ma l’argomento simile: si parla della reazione del lettore non ai difetti della storia, quanto ai suoi elementi positivi. Mi è sembrato particolarmente condivisibile che Allen abbia posto alla base della piramide la leggibilità, intesa come l’insieme di chiarezza, fluidità, sequenza coerente e senso del ritmo. Senza queste caratteristiche mancano davvero i presupposti della lettura.
L’analisi dei risultati di questo sondaggio possono aiutarci a scrivere meglio? Secondo me, sì e no. Sì, perché scrivere è comunicare, e non esiste comunicazione che possa prescindere dalla ricettività di una delle parti; no, perché restare focalizzati sulle esigenze del lettore può allontanarci dalla nostra sensibilità, unica fonte di storie originali, raccontate in maniera personale.
Può però capitare di domandarsi se nella storia che si sta scrivendo, o si sta per scrivere, siano presenti sufficienti motivi di interesse per chi la leggerà. A me succede proprio in questo periodo, mentre rifletto sulla Nuova Storia: dopo una lunga serie di sì-no-sì-no sulla struttura, sono passata ai dubbi sulla sua consistenza. Ho raccolto materiale sufficiente a reggere la trama, oppure rischio di affidarmi troppo a sentimenti e atmosfere? Il sondaggio mi aiuta a capire, se non altro, che è troppo presto per iniziare la prima stesura, perché la storia deve ancora maturare.
Come ho premesso, questo è l’ultimo post prima di un’estate che immagino volentieri lontana dal PC, dalla blogosfera e dalla rete in generale. In passato ho sempre preferito diradare i post piuttosto che staccare del tutto, ma ora credo che approfittare dei periodi di pausa sia positivo per non annoiarsi e recuperare slancio. Mi aspettano – nelle mie intenzioni – lunghe letture, un molto desiderato viaggio in Scozia, pasticci a volontà con i colori in tutti i modi che conosco, gustose giocate alla PS4 e nuove fantasticherie all’inseguimento della Nuova Storia, che continua a sobbollire in sottofondo. Forse mi vedrete spuntare qua e là tra i commentatori dei vostri blog, ma sarò soprattutto altrove.
Auguro a tutti voi il meglio per questa estate! Se cercate una lettura… rinfrescante, ricordate che Cercando Goran può fare al caso vostro.


Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.

Di ritorno dalla Scozia, con un sogno
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27 commenti
Monica
Grazia! Mi ero persa il sondaggio e l'uscita del tuo nuovo romanzo! Congratulazioni! Le recensioni sono eccezionali! Brava, brava, brava!
Grazia
Grazie! Chissà cosa avresti votato.
Patricia Moll
Risultati che condivido in buona parte. Avrei pensato però che al primo posto ci sarebbe stato il linguaggio. Non tutto, solo quando è pieno di svarioni e sgrammaticature oscene. Non certo se è un teppista che intercala alle parole normali volgarità e non usa termini forbiti. Questo ci sta. E' nel suo personaggio.
Mi riferisco ai verbi usati un tanto al chilo, senza senso. Alle doppie z quando ne basta una… cose così.
Buon relax estivo allora! E… mi raccomando, lavora alla Nuova SToria Ciaooo
Grazia
Oh, i verbi a casaccio sono fantastici… soprattutto i passati-trapassati… che trapassano, appunto, per l'indignazione.
Andrea Di Lauro
Buona estate, tanto relax. Ti auguro di viverti l'esperienza della Scozia il più possibile
Grazia
Grazie, spero di essere presente con ogni singola molecola di me.
Clementina Daniela Sanguanini
Posto che i fattori di maggior disturbo durante la lettura di un romanzo risultano essere, in ordine di apparizione, trama, linguaggio e dialoghi, devo dire che il grafico riepilogativo mi lascia un po’perplessa.
In primo luogo, mi stupisce la scarsa rilevanza dell’elemento “Incipit” (1,37%) che, a mio giudizio, inglobando lo stile e, di conseguenza, il linguaggio, avrebbe dovuto conseguire livelli più significativi.
Mi hanno altrettanto colpita gli esiti di “Impressione sull’autore (invadente, predicante, narcisista)” e “Finale”. Entrambi gli elementi si assestano sul 6,85%, un risultato di gran lunga maggiore rispetto a “Descrizioni”, “Protagonista” e “Atmosfera” – tutti e tre agganciati al 5,48% – e che prosegue con l’esigua incidenza attribuita sia a “Stile” e “Punto di vista (mal gestito, ignorato, poco azzeccato)” – entrambi hanno ottenuto 4,11% – che a “Personaggi” (2,74%).
Si potrebbe tentare una considerazione a tal proposito. Per esempio, potremmo trovarci di fronte a una maggioranza di rispondenti che continua, speranzosa, la lettura di un romanzo iniziato male. Quindi, probabilmente, si tratta di un campione che tendenzialmente offre una chance anche all’autore che arranca nella parte iniziale, confidando in uno sviluppo ulteriore in grado di ribaltare la situazione. E – colpo di scena – il salto di qualità potrebbe essere intercettato persino nelle ultime pagine del manoscritto!
Grazia
Credo che le apparenti stranezze nei risultati siano da attribuire in parte al numero limitato di votanti, però è vero che esiste anche il lettore speranzoso, propenso a proseguire la lettura iniziata così così. Poi c'è anche il lettore "abbagliato", in cui mi riconosco quando una specifica caratteristica del romanzo che sto leggendo mi colpisce a tal punto da farmi passare sopra qualunque carenza o incongruenza.
Clementina Daniela Sanguanini
Sono sicura che ci sia del vero in ciò che dici e, del resto, ho anche calcato la mano per scherzare! Anyway, ti auguro delle bellissime vacanze ^__^
Rosalia Pucci
Ciao Grazia, i tre elementi che disturbano la maggior parte dei votanti sono quelli che ho votato. La trama, senz'altro; anche se proprio in questi giorni sto leggendo un ottimo libro in cui la trama è praticamente inesistente e mi ha preso alla grande. Scriverò a breve una recensione. Sono convinta che l'uso del linguaggio sia un fattore importantissimo, così come i dialoghi ben calibrati ed efficaci;)
Rosalia Pucci
Scusa, ho postato troppo in fretta. Ti auguro una splendida vacanza!
Grazia
Grazie! E' vero, qualunque considerazione si faccia su cosa funziona o non funziona in una storia non deve far dimenticare che esistono sempre esempi (e non pochi!) in cui l'autore riesce a far funzionare la storia a modo suo… il che è confortante.
Patricia Moll
Avete ragione! Ci sono libri che ti prendono dentro e ti legano. A quel punto per me valgono nonostante le varie ed eventuali pecche.
Ciao fanciulle!
Giulia Lu Mancini
Mi sembrava di aver votato anche l'ambientazione, ma forse dovendo scegliere tre punti l'ho solo indicata nei commenti. Sicuramente la trama è importante, è il fattore di scelta di un romanzo, se una trama convince è un motore che muove il lettore. Anche se forse è sopravvalutata, io ho adorato dei romanzi per come erano scritti anche se all'inizio la trama non mi attraeva. buona estate!
Grazia
Grazie! Anch'io posso dire di dare la priorità a questo o quell'elemento, ma poi mi trovo ad apprezzare o a detestare un romanzo a prescindere dalle mie preferenze teoriche.
Sugar Free
Calcolando che poi tutti questi "criticoni" che hanno votato magari non leggono neppure (sai quante recensioni trovo in giro di gente che fa finta di leggere i libri!) o non conoscono la differenza fra un libro e un fico d'india…
Non so, secondo me il sondaggio è stato utile ma dubito che non sia compromesso da variabili falsate.
Grazia
So che esiste lo scrittore-non-lettore, ma credo sia una forte minoranza. Il mio blog dovrebbe risultargli molto noioso! Sicuramente il mio era un sondaggio semplice e poco tecnico, per cui ci sta che alcuni risultati siano sfasati rispetto alla realtà.
Lisa Agosti
Arrivo in ritardo! Avrei detto il finale, quasi sempre deludente.
Grazia
A me è capitato molto raramente di rimanere delusa per un finale. Davvero ogni lettore ha aspettative diverse.
Maria Teresa Steri
Ciao Grazia, direi che concordo con i risultati del sondaggio e con le tue riflessioni. A volte mi capita di leggere delle storie con molto piacere, perché sono ben scritte e hanno quella "leggibilità" che le rende scorrevoli, eppure se alla fine non ho la percezione di una trama ben strutturata, allora l'impressione non è per nulla buona, mi resta una sensazione di incompletezza.
Non mi rimane che augurarti delle buonissime vacanze e uno splendido viaggio. Cercando Goran sarà tra le mie letture estive Un abbraccio
Grazia
Grazie, della prevista lettura, degli auguri e dell'abbraccio, che ricambio di cuore.
Cristina M. Cavaliere
Grazie mille per aver pubblicato i risultati del sondaggio, appena possibile andrò anche a leggere la "piramide positiva" di Paul Goat Allen. Ti invio un grande abbraccio e un augurio di relax su tutti i fronti!
Grazia
Grazie, cara, auguro lo stesso a te.
Elena Ferro
Cara Grazia,arrivo buon ultima ad augurarti un'estate meravigliosa. I risultati del sondaggio,che peraltro è stato un successone, mi hanno fatto riconsiderare l'importanza della trama per catturare il lettore. Non è facilissimo anche se sembra azzeccarla! Grazie dunque, buone letture e buon relax.
Grazia
Grazie, altrettanto a te! Anch'io ho un po' rivalutato la trama, devo dire.
Barbara Businaro
Si il sondaggio, si i risultati, ok la piramide…. Skye??? Vai proprio sull'isola di Skye?? (non so come si fanno gli occhi a cuoricino nei commenti)
Sing me a song of a lass that is gone, Say, could that lass be I?
Io sono stata minacciata questa settimana, soprattutto dopo il retweet di Sam che mi ha mandato in crisi la bacheca su Twitter. Se ai primi di novembre non vado in Scozia, mi vengono a prendere a casa, mi randellano (e le peaker picchiano duro eh!) e mi ci caricano dentro un sacco nero in sto maledetto aereo!
Spero di vedere le tue foto al ritorno. E' impossibile non fotografare la Scozia!
Grazia
Niente Skye… sono andata per prenotare un mesetto fa, e ho scoperto che c'erano disponibili su tutta l'isola per la nostra data soltanto due alberghi da 500 sterline a notte! Quanto alle foto, più un posto mi prende, più fare foto mi sembra una perdita di tempo, perciò la vedo dura. XD