Maestri

Scrivere secondo Roald Dahl e Jack M. Bickham

Reading Time: 2 minutes

TENERE VIVO LO SLANCIO

Una delle cose fondamentali per lo scrittore che sta scrivendo un libro, cioè un’opera di una certa lunghezza che lo impegnerà per circa un anno, è imparare a tenere vivo lo slancio.

Questo vale anche quando stai scrivendo un saggio di quattro o cinque pagine, ma quando devi scrivere per un anno sei costretto a interrompere e tornare sul lavoro moltissime volte. Io non torno mai a una pagina vuota; mi interrompo nel bel mezzo dell’argomento. Fronteggiare la pagina vuota non è piacevole.

Hemingway mi ha insegnato il miglior trucco per scrivere un lavoro lungo, vale a dire – detto con le sue parole – “Quando stai andando bene, smetti di scrivere.”

Significa che se tutto fila e sai esattamente come deve finire il capitolo e cosa faranno i personaggi, non devi continuare a scrivere fino a quando hai terminato, perché se lo fai poi ti domanderai: “okay, adesso cosa devo scrivere?” Ti alzerai in piedi e ti allontanerai dal PC e non avrai voglia di tornare al lavoro, perché non saprai come andare avanti. Ma se smetti di scrivere mentre vai di slancio, come diceva Hemingway… allora sì, saprai cosa scrivere dopo. Ti obblighi a smettere, lasci lì la tastiera e te ne vai.

Se lo fai, poi non vedrai l’ora di tornare al lavoro, perché sai cosa vuoi scrivere e sai che ti piace e che devi provare a scriverlo. Questo ogni volta, ogni giorno del tuo anno di lavoro. Se smetti quando sei a un punto morto, allora sì, sei nei guai.

(Roald Dahl)

SE NELLA STORIA NON SUCCEDE NIENTE…

“Nella mia storia non succede niente di davvero interessante”, sento dire a un aspirante scrittore, oppure: “L’idea è buona, ma non riesco a farla partire”. In questi casi, spesso il vero problema non è la trama, ma il tipo di protagonista che lo scrittore si è scelto.

Gli scrittori di narrativa dimenticano troppo spesso che i personaggi interessanti sono quasi sempre attivi, fortemente motivati nei confronti del loro obiettivo, capaci di assumersi dei rischi. Di imbranati ne incontriamo tanti nella vita di tutti i giorni – magari noi stessi apparteniamo alla categoria – ma non per questo vogliamo leggere la loro storia in un romanzo!

Perciò, se vi sembra che la vostra storia si affossi e che i personaggi siano pupazzi inerti, buttate fuori l’imbranato che avete scelto come protagonista e sostituitelo con uno capace di prendere l’iniziativa.

(Jack M. Bickham)

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *