Maestri

La scrittura secondo John Steinbeck

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1. Abbandona l’idea di finire. Dimentica le 400 pagine e scrivi una pagina al giorno. Aiuta. Resterai sorpreso quando il lavoro sarà finito.

2. Scrivi liberamente e con la maggiore velocità possibile, riversa tutto sulla pagina. Non correggere o riscrivere. Riscrivere nel corso della prima stesura in genere è una scusa per non andare avanti, e interferisce anche con il flusso e il ritmo, che possono nascere soltanto da una sorta di associazione inconscia con il materiale.

3. Dimentica la massa dei tuoi lettori. Prima di tutto questo pubblico senza nome e senza volto ti spaventerà a morte; inoltre, al contrario di quanto accade nel teatro, il pubblico non esiste. Se scrivi, il tuo pubblico è il singolo lettore. Ho scoperto che può essere utile scegliere una persona – reale e conosciuta, oppure immaginaria – e scrivere per lei.

4. Se un brano ti dà problemi, ma sei comunque convinto di volerlo includere, tralascialo e prosegui. Ci tornerai sopra alla fine, e forse scoprirai che ti dava problemi perché non si armonizzava con il resto.

5. Guardati dalla scena che ti diventa più cara delle altre. Spesso scoprirai che non rientra nel quadro complessivo della storia.

6. Se scrivi dialoghi, leggili ad alta voce mentre lo fai. Solo allora avranno il suono della conversazione.

John Ernst Steinbeck, Jr. (Salinas, 27 febbraio 1902 – New York, 20 dicembre 1968) è stato uno scrittore statunitense tra i più noti del XX secolo, autore di numerosi romanzi, racconti brevi e novelle. Nel 1962 gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “Per i suoi scritti realistici e ricchi di immaginazione, capaci di combinare uno humour compassionevole con un’acutissima percezione sociologica”.

26 commenti

  • M.

    Una più vera dell'altra. Abbandonare l'idea di finire è più facile a dirsi che a farsi, però. Se uno potesse vivere di sola scrittura sarebbe sicuramente più realizzabile. O forse no.
    Buona Pasqua! (il cuoricino ‘sta volta ce l’ho voluto mettere!)

    • Grazia

      Ricambio il Buona Pasqua con cuoricino! Sai, non sono sicura che da professionisti affermati si abbandoni l'idea di finire; temo piuttosto il contrario ("temo" si fa per dire, proverei volentieri!).

  • Glò

    Auguri di Buona Pasqua!
    Geniale Steinbeck, autore che ho scoperto solo di recente (La valle dell'Eden: bellissimo! *__*) e che devo assolutamente approfondire!

    • Grazia

      Anch'io lo farò. Devo avere letto qualcosa di suo al liceo, ma mi ricordo solo che lo avevo apprezzato. Ora sarà comunque diverso. Buona Pasqua anche a te!

  • Serena

    Ciao Grazia, Steinbeck è uno dei miei autori del cuore. "La valle dell'Eden" e quel 'timshel' mi hanno accompagnata per tanti anni, ormai, tanto che ho dovuto riattaccare la copertina con lo scotch. Bello il prontuario, non lo conoscevo.
    Posso permettermi di mandarti anch'io un "Buona Pasqua" con cuoricino? Ma sì, dai, io mi lancio: Buona Pasqua!

    • Grazia

      Allora partirò leggendo "La valle dell'Eden", a furor di popolo. Buonissima Pasqua anche a te, con cuoricino doppio carpiato!

    • Serena

      Guarda, anche con "Uomini e topi" non sbagli. E se ti intriga la trasposizione cinematografica, da entrambi sono stati tratti filmoni da doppio carpiato con avvitamento. Un testo completamente diverso è "Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri". Non so che si era fumato Steinbeck in quell'occasione, ma è carino anche quello XD

    • Grazia

      "Uomini e topi", ora che me lo rammenti, è proprio quello che ho letto tanti anni fa. E' il momento di rileggerlo, appena finiti "Il cardellino" e "La verità sul caso Harry Quebert". Grazie dei consigli!

    • Grazia

      Quella è fondamentale. Mi ricorda sempre il detto per cui l'elefante si mangia un pezzetto alla volta. Saggezza popolare!

  • Kinsy

    Per me punti uno e quattro. Tutto il resto viene in corso d'opera!
    Mi rendo sempre più conto di quanto non riesca a leggere, seppure mi sia sempre considerata una forte lettrice: non credo di aver mai letto nulla di questo autore… sigh!

  • Cristina M. Cavaliere

    Sul punto 4. mi ci ritrovo in pieno. Inutile intestardirsi su una scena, che magari non funziona con tutto il resto, come il tassello di un mosaico che stona. Molto meglio considerare il tutto nell'insieme, ed eliminare il tassello oppure adattarlo.

    • Grazia

      Funziona così anche con le singole frasi: quando vedo che mi arrovello troppo, provo a tagliare la frase incriminata. Di solito non c'è nemmeno bisogno di sostituirla con una simile.

  • Lu

    Io arrivo dopo Pasqua, ma dico la mia lo stesso, concordo con tutti i punti e in particolare con i primi tre. È confortante questo tuo post perché mi capita spesso di arenarmi e sapere che anche i grandi autori provavano questa impasse mi aiuta a non sentirmi troppo inadeguata.

    • Grazia

      Benvenuta! Nessun problema, Steinbeck non scade con la Pasqua. Anche per me è sempre confortante scoprire come gli scrittori professionisti affontano gli stessi nostri problemi.

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