
La scrittura vista da Geoff Dyer
Non pedalare mai con i freni tirati. Se una cosa si rivela troppo difficile, rinuncia e fai qualcos’altro. Prova a vivere senza ricorrere alla perseveranza.
Scrivere, però, è tutto perseveranza. Devi restargli fedele. Quando avevo trent’anni andavo in palestra, anche se lo detestavo. Lo scopo era rimandare il giorno in cui avrei smesso di andarci. Ecco cos’è la scrittura per me: un modo di rimandare il giorno in cui non scriverò più e scivolerò in una depressione così profonda da essere indistinguibile dalla perfetta beatitudine.

Geoff Dyer (Cheltenham, 1958) è un giornalista e scrittore britannico di saggi e romanzi. Ha raggiunto la notorietà con Natura morta con custodia di sax. Storie di jazz (1991), con il quale ha vinto il Somerset Maugham Award.

Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.

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11 commenti
Cristina M. Cavaliere
Sembra un paragrafo ricco di contraddizioni, ma probabilmente fa parte del suo gioco prospettico. Ci sta dicendo che l'importante è soltanto scrivere.
Grazia
Hai ragione, è pieno di contraddizioni. Il messaggio che mi arriva, però, è che la scrittura dia molto e chieda molto, e che non si possa prenderla con superficialità. Con leggerezza, spero di sì!
Anonimo
Oddio, non lo conosco, ma questa cosa che dice circa la perseveranza la trovo molto vera. Bacio Sandra
Grazia
Credo anch'io che senza perseveranza si vada poco lontano.
Francesca
Rimandare il momento in cui si smetterà di scrivere…psicologicamente astuto. Un magnifico metodo per ingannare la mente! Voglio provare.
Grazia
Cosa tocca fare per inseguire una passione…
M.
Leggendo le sue parole me ne è venuta in mente un’altra: melodramma. Chissà perché.
Grazia
Già, perché? Forse per il tono della frase finale?
M.
Credo proprio di sì.
Giulia Lù
Pur trovando il discorso contraddittorio mi riconosco nel punto della scrittura come perseveranza
Grazia
Che è il più chiaro e condivisibile.