La scrittura vista da Allen Ginsberg
26 Settembre 2015
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Per trovare la tua voce devi dimenticare che verrà ascoltata.
Irwin Allen Ginsberg (1926 –1997) è stato un poeta statunitense.
Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
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Quattro chiacchiere sulla revisione
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16 commenti
Gus Omar O.
Quello che dice e scrive Ginsberg crea sempre scompiglio e stupore.
Ciao Grazia.
Grazia
Ciao Gus.
Cristina M. Cavaliere
Finalmente una voce fuori dal coro!
Grazia
Sapevo che ti sarebbe piaciuta questa citazione.
Andrea Cabassi
Ottima citazione
Grazia
Grazie (da parte di Ginsberg).
Marina
Posso rigirarla?
Questa è la citazione perfetta!
Grazia
Gira pure, credo che Ginsberg apprezzerebbe.
Giulia Lù
Interessante quindi scrivi dimenticando che qualcuno ti leggerá.
Grazia
Io la interpreto come una faccia della medaglia: scrivi al tuo meglio, senza modificarti per compiacere un pubblico. L'altra faccia secondo me è: evolvi per rendere il tuo meglio… migliore. (Chissà se Ginsberg sarebbe d'accordo.)
PattyOnTheRollercoaster
Ginsberg mi ha sempre incuriosita ma non so bene da dove cominciare con lui.
A parte tutto questa frase mi ha fatta riflettere, perché ho sempre portato avanti la scrittura al meglio proprio con il pensiero che qualcuno avrebbe letto ciò che scrivo, invece lui dice tutto il contrario! xD
Grazia
Anch'io scrivo pensando al lettore, ma solo nel senso che cerco di scrivere bene per entrare in comunicazione, non che modifico le storie che per farle piacere. Se è questo che Ginsberg intende, sono d'accordo. In caso contrario mi dissocio (e lui mi perdonerà).
La spettinata
Ma quanto e' vero!!! Io non scrivo mai pensando a un lettore ma scrivo a me stessa. Pero', in effetti, sai sempre da qualche parte dentro di te che qualcuno leggera' le tue parole e in qualche modo questa cosa finisce per influenzarti. Me piace questa frase, si si
Grazia
Io invece scrivo proprio per raccontare, non penso mai di scrivere per me stessa; però ho me stessa come unico riferimento. Non mi capita mai di modificare quello che scrivo per piacere al lettore.
Francesca
Ecco un tasto dolente! Secondo me questo Ginsberg aveva in mente qualcuno in particolare: un amico, un parente, un collega, un critico, un editor…
Mi capita spesso di sentirmi inibita, mentre scrivo, se penso che legga qualcuno in particolare, qualcuno che conosco (non necessariamente di persona) e penso non apprezzi o non sia assolutamente sulla stessa lunghezza d'onda. Addirittura mi blocco.
Grazia
Non mi è mai capitato di dare un volto conosciuto al lettore, ma credo che inibirebbe anche me.