La scrittura secondo Ta-Nehisi Coates
Sono fermamente convinto che scrivere sia un atto di coraggio. È quasi un atto di coraggio fisico.
Ti è capitata questa idea grandiosa. Magari eri fuori con gli amici, stavate bevendo una birra e parlando di qualcosa; hai avuto questa idea e loro hanno detto: “Wow, fantastico! Qualcuno dovrebbe scriverci un libro.” E tu ti sei messo a scrivere, e quasi sempre quello che era fantastico mentre stavi chiacchierando con gli amici non è più così fantastico mentre lo scrivi.
È come se tu avessi una certa musica in testa, ma quando provi a metterla sulla pagina esce un disastro. Non ci riesci. Ci provi nel modo giusto, ma la traduzione di ciò che senti nella testa, quell’idea che hai avuto, suonerà pessima sulla pagina alla prima stesura, okay?
Devi darti un giorno di tempo, tornarci sopra, correggere e correggere e correggere fino ad avere qualcosa che corrisponde almeno per il 70 per cento a quello che volevi scrivere. Cerchi di passare dal pessimo al così-così e all’accettabile. Allora sai di avere fatto il tuo lavoro.
Non arrivo mai a scrivere la cosa perfetta che avevo in mente, perciò tutto il processo mi sembra un fallimento. Credo sia questo il motivo principale per cui la maggior parte delle persone non scrive: può essere davvero deprimente.
Ta-Nehisi Coates (30 settembre 1975, Baltimora) è scrittore, giornalista ed educatore.
Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
21 commenti
Marina
Questa è anche la scrittura vista da Marina Guarneri!
Grazia
Mi sa che valga un po' per tutti!
Francesca
Che bella visione della scrittura! Entusiasta e incoraggiante!
Grazia
Vero? Un tocco di ottimismo aiuta.
Cristina M. Cavaliere
Sono d'accordo al 100%: non ti senti mai all'altezza. Ma penso che questo senso di incapacità sia comune a tutta l'arte in generale, conosco pittori che non sono mai soddisfatti del loro lavoro, e fotografi che sono eterni insoddisfatti.
Grazia
Lo credo anch'io. In fondo è proprio questa sensazione di inadeguatezza che ci spinge a cercare di migliorare, oppure a dedicarci ad altro (ed entrambe le ipotesi possono essere buone!).
Cristina M. Cavaliere
Hihi… c'è una terza ipotesi: a volte qualcuno cerca di farti capire che è meglio passare ad altro, ma sei tu a fare orecchie da mercante.
Grazia
Ma chi è che si assume questo compito? Giusto un editor pagato per dirti la verità, ma gli altri se ne guardano bene… gli scrittori mordono! Anche quelli da poco.
Cristina M. Cavaliere
Soprattutto quelli da poco, oserei dire!
Anonimo
Molto giusta questa analisi. Nei momenti in cui sono soddisfatta di ciò che ho scritto: a me capita, mi prende un senso catastrofico del tipo: "di sicuro mi sto sbagliando!" bacio Sandra
Grazia
L'autostima dovrebbero venderla alle bancarelle… sai che guadagno?
Tenar
Anch'io mi ci ritrovo molto
Grazia
E il 70% è una percentuale alta, secondo me. Anche se poi mi sento più contenta di così, alla fine. Quando non posso saltare oltre, alzo l'asticella…
M.
Forse dovremmo andare a scrivere quando abbiamo l'intuizione. «Oh, ragazzi, devo buttar giù questa idea sennò la perdo.» Non sembreremmo per niente schizzati.
Grazia
Già l'ipotesi di avere un'idea mentre bevo una birretta con amici è fantascienza.
Giulia Lù
Scrittura come atto di coraggio, l'avevo pensato più volte, adesso ne ho la conferma
Grazia
Serve coraggio per scrivere, ma ancora di più per continuare a scrivere nel tempo, secondo me. E' facile perdere coraggio, perché il premio sembra fuori portata.
Nick Parisi.
Analisi giustissima! Anche se non sono uno scrittore, mi ritrovo in quello che sostiene!
Grazia
Benvenuto, Nick! Credo che questa vena di delusione appartenga non solo agli scrittori, ma a tutti coloro che si cimentano in qualche sforzo creativo. Anche in cucina!
Lisa Agosti
Quanto mi capisce quest'uomo…
Grazia
The dark side of writing.