Maestri

La scrittura vista da Enid Bagnold

Reading Time: < 1 minute

Chi vuole diventare scrittore, e perché? Perché è la risposta a tutto. Prendere appunti, costruire, creare, stupirsi di un niente, coltivare idee strane, non permettere che nulla vada perduto, fare qualcosa, trasformare la vita in un grande fiore, anche quando è un cactus.

Enid Bagnold

Enid Bagnold (1889 – 1981) è stata una romanziera e drammaturga inglese. Il suo lavoro più conosciuto è il romanzo National Velvet (1935).  

16 commenti

  • Giulia Lù

    Che bella questa visione, non permettere che nulla vada perduto, trasformare la vita in un fiore anche quando è un cactus (che tra l'altro ha un fiore bellissimo). Mi ci riconosco, molto.

  • Marina

    Ora Grazia, è il momento di svelarci il tuo segreto: ma dove le trovi queste citazioni di cui le mie domeniche non possono più fare a meno?

  • Cristina M. Cavaliere

    Stamattina commento con una citazione anch'io: "Nella vita nulla avviene né come si teme né come si spera." (Alphonse Karr)

  • PattyOnTheRollercoaster

    Questa piccola frase ha descritto alla perfezione ciò che provo quando scrivo, sviluppo un'idea balzana e cerco ispirazione in tutto ciò che mi circonda. Bellissima, non c'è che dire!
    Ma dove le trovi tutte queste ottime frasi che fanno sempre riflettere?

  • Francesca

    Questa citazione mi piace perché si potrebbe interpretarla in contrasto con quanti pensano che la vita dello scrittore debba essere straordinaria…il "cactus" si può infatti interpretare in due modi, secondo me: o una vita molto aspra e/o infelice oppure anche una vita che non presenti tratti di particolare interesse, "arida" come una pianta grassa (come lo stereotipo della pianta grassa, intendo). Sono in parecchi, secondo me, a pensare che se uno non ha scalato dieci montagne, girato il mondo a piedi o in bici tre o quattro volte, fatto qualche lungo tratto di mare a nuoto, fatto il volontario per anni nelle zone più pericolose del globo, avuto cento amanti o altre imprese al limite dell'umano non possa ritenersi degno di scrivere. Anzi oserei dire che è un punto di vista particolarmente diffuso nella nostra epoca, che, almeno a parole, è molto pragmatica.

    • Grazia

      Sono convinta anch'io che non serva avere una vita extra-ordinaria per avere qualcosa da raccontare. Anzi, penso che ognuno di noi sia molto straordinario di per sé.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *