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Booktuber: si parla di libri

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Oggi ho il piacere di intervistare Martina Belli

Ho conosciuto Martina nel corso di uno dei miei pellegrinaggi in cerca di recensioni. Non avevo in mente YouTube, ma di fatto proprio lì sono capitata, in virtù delle magie della rete, e ho notato con un certo stupore la quantità di canali che recensiscono libri. L’interesse per la lettura sarà pure in calo, ma continua a intrufolarsi ovunque, cosa che mi rincuora.

Oggi sono felice di ospitare su Scrivere Vivere Martina Belli, scrittrice e booktuber. L’incontro virtuale con Martina è molto recente, perciò questa intervista aiuterà anche me a conoscerla meglio.

Innanzitutto benvenuta su Scrivere Vivere, Martina! Per rompere il ghiaccio partirò da una tua caratteristica che mi è piaciuta subito, quando mi sono imbattuta nel tuo canale YouTube Un Buon Libro e una Tazza di Tè: la semplicità. Come hai resistito alla tentazione di crearti un personaggio per differenziarti dalla massa, se mai l’hai avuta, e prima ancora, perché hai deciso di aprire un canale su YouTube?

Ho deciso di aprire un canale su YouTube semplicemente perché adoravo ascoltare persone che parlavano di libri. All’epoca ero titolare di una cartolibreria, amavo parlare di libri con i miei clienti e ho pensato che avrei potuto farlo rivolgendomi a un pubblico più ampio. All’epoca ancora i booktuber erano pochi, e io mi sono inserita pian piano, con video ancora rudimentali, editati con poca abilità e dalla qualità non proprio eccelsa.

Mi sono resa conto che la cosa mi piaceva: ho comprato una videocamera migliore, ho imparato a editare, mi sono informata e ho cercato di creare contenuti che potessero incontrare i gusti di chi mi stava ad ascoltare. Sono io stessa un’osservatrice: cerco di carpire quello che mi piace vedere nei video degli altri e lo ripropongo sui miei attraverso i miei occhi.

Martina Belli, scrittrice e booktuber

La tentazione di adeguarmi alla massa in realtà c’è stata solo all’inizio, quando ero una fruitrice inesperta di YouTube e cercavo di fare quello che facevano gli altri. Col tempo ho capito due cose: la prima è che le persone amano la genuinità, me lo scrivono spesso nei commenti. Quindi mascherarmi dietro chili di trucco parlando di titoli super famosi o proponendo tag di moda non avrebbe trasmesso la vera “me” che le persone sembravano apprezzare.

La seconda è che i contenuti innovativi erano quelli più seguiti: per questo ho creato la rubrica Vita da libraia dove parlavo del mio lavoro alla libreria, o La rubrica dello scrittore dove condivido la mia esperienza di scrittrice. Ultimamente ho creato anche BookVlog, vlog mensili in cui racchiudo piccoli pezzi della mia vita da lettrice e non solo. Anche questo format è nuovo (o almeno io non l’avevo mai trovato) e le persone che mi seguono lo hanno davvero adorato!

Nei tuoi video parli di generi letterari molto diversi. Ce n’è qualcuno, oppure qualche libro specifico, che ha un posto speciale nel tuo cuore?

E’ vero, leggo un po’ di tutto: gialli, thriller, romanzi rosa, libri di auto-aiuto, storici, saggi… E’ più semplice dirti ciò che non amo: il genere young adult e il fantasy, che sono quasi assenti nella mia libreria. Il mio genere preferito in assoluto è il romanzo storico, il cui rappresentante è Ken Follett del quale colleziono tutte le opere. Un posto speciale nel mio cuore hanno i libri di Harry Potter: lo so, sono scontata! Ma aggiungo anche Uccelli di Rovo e Via col Vento alla triade dei libri più belli che abbia mai letto.

Parliamo di booktuber: si sono moltiplicati negli ultimi anni, e molti di loro collaborano con le case editrici come i blogger, del resto. Talvolta si fanno pagare dagli autori che chiedono recensioni per i propri libri. Cosa ne pensi di questa evoluzione?

Non è una domanda semplice… Per quanto riguarda le collaborazioni con le case editrici, io personalmente collaboro solo con Edizioni E/O al momento, una casa editrice che mi propone sempre libri molto interessanti e che non pretende recensioni positive o “pilotate”, anzi! Se un booktuber decide di collaborare con molteplici case editrici, credo non ci sia niente di male. Io semplicemente sentirei la pressione, voglio avere spazio tra le mie letture per libri che seleziono accuratamente e che scelgo personalmente. Inoltre non potrei accettare generi che proprio non mi piacciono, non riuscirei a leggere con piacere.

Per quanto riguarda il pagamento, il discorso si complica. Ho modificato la mia opinione negli anni in base a come tutto questo si è sviluppato. Partiamo dal presupposto che le recensioni non credo debbano essere pagate, perché è difficile credere alla sincerità di certi commenti se rilasciati dietro compenso. Credo però che la visibilità su certi canali vada pagata.

Parlo ovviamente di canali molto grandi, profili instagram con decine di migliaia di iscritti o canali YouTube più grandi del mio. Questo perché il bookblogger o booktuber legge un libro che altrimenti non avrebbe mai letto, lo mostra o lo pubblicizza a vantaggio dell’autore, come farebbe uno spot televisivo o una pubblicità su una rivista. Penso sia giusto che il suo lavoro venga ricompensato. Questo è un argomento delicato, ci sono eccezioni e limiti poco chiari. Tutto dipende dall’onestà e dal lavoro di entrambe le parti, credo.

Sono d’accordo con te. Passando alla prossima domanda, mi rendo conto di quanto la lettura sia onnipresente nella tua vita: non è solo lo spunto per il tuo canale YouTube, ma anche un piacere che coltivi da sola e in compagnia. Ti capita mai di desiderare un approccio meno “impegnato” alla lettura?

Parlo di libri sul mio canale YouTube, sulla mia pagina Instagram (@martinatazza) e gestisco anche un Club del Libro nel mio paese, ci ritroviamo una volta al mese e ci confrontiamo su una lettura. Tutto questo è assolutamente “disimpegnato”! Nel senso che, ad eccezione del Club del Libro che richiede regolarità, per il resto sono libera di vivere la lettura come voglio. Ho affrontato crisi del lettore ed è capitato che non pubblicassi video per alcune settimane. Non è il mio lavoro, ma un hobby che adoro e che non mi lega a nessun vincolo. Certo, cerco di essere regolare e seguire il canale con impegno, ma non perché debba farlo per forza, semplicemente perché mi piace!

Letture a parte, so che scrivi e nel 2018 hai pubblicato con Algra Editore il romanzo Viaggi tra sogni di carta, in cui se non sbaglio è presente anche un personaggio che porta il mio nome. Ci racconti qualcosa della tua esperienza?

La mia esperienza di autrice è bellissima. Fin da piccola ho sognato di pubblicare un libro. Ho scritto tanto, ma solo quando ho concluso Viaggi tra sogni di carta, ho capito che era il testo giusto per essere pubblicato. Avevo un solo vincolo: volevo che una casa editrice mi pubblicasse senza dovere pagare. Ho fatto una lunga ricerca, inviato il manoscritto a decine di case editrici e alla fine è arrivata lei, Algra Editore, che con grande professionalità mi ha aiutata a pubblicare il libro. Non si trovano spesso case editrici pronte ad investire su scrittori emergenti, e il loro lavoro è stato davvero meraviglioso. Non dimenticherò mai la prima presentazione ufficiale: una sala gremita di persone che mi ascoltavano parlare del mio lavoro. Una soddisfazione enorme.

E’ vero, uno dei personaggi si chiama Grazia, il mio personaggio preferito. Una donna vissuta negli anni ’50. Mi sono ispirata a mia nonna, che ho conosciuto solo attraverso i racconti della mia mamma, sua figlia, e che ai miei occhi era una donna forte, all’avanguardia, di grande ispirazione. Il personaggio a cui sono più legata, l’unico che ho sentito di non stare creando: esisteva già, le ho solo dato vita.

Mi fa piacere sentire che la tua esperienza con l’editoria è positiva. Le presentazioni affollate, poi, non sono proprio la norma! Ed eccoci arrivate, dopo lo scrivere… al vivere: ti chiedo di scegliere tre lettere a simboleggiare svolte personali che ti hanno cambiato la vita.

Le mie tre lettere sono:

C come Cuore: sono nata con una cardiopatia congenita che ha determinato la scelta più importante della mia vita: l’adozione. Io e mio marito da tre anni ci stiamo adoperando per portare a termine questo percorso tanto bello quando difficile, con l’obiettivo di diventare genitori.

R come Riccardo: l’uomo dei miei sogni, che ho sposato sei anni fa e col quale vivo la vita dei miei sogni.

N come Natura: due anni dopo il matrimonio ci siamo trasferiti in campagna, dove vivo attualmente. Respirare la natura incontaminata, coltivare le nostre verdure, camminare nel bosco… tutto questo è la mia grande ispirazione, anche nella scrittura.

In ultimo, mentre ti ringrazio di questa piacevole chiacchierata, vorrei soddisfare una piccola curiosità: Un Buon Libro e una Tazza di Tè come nome per la pagina Facebook e il canale YouTube, uno studio con tazza nel jingle iniziale dei tuoi video, “martinatazzina” nel tuo indirizzo e-mail… Puoi dirci come nasce questo motivo ricorrente? Te lo chiedo con particolare interesse perché mi piacciono i rituali di lettura-scrittura, e sulla mia scrivania c’è spesso una tazza di tisana o di tè. 

Domanda interessante, non me l’aveva mai fatta nessuno! In realtà ci sono due spiegazioni distinte. Il nome della pagina Facebook e del canale derivano dal vecchio blog che tenevo, prima di aprire il canale YouTube. L’ispirazione è arrivata per caso: ho unito due cose che amo, leggere e bere tè, che assaporo in tutte le stagioni e in tutte le sue fragranze.

Per quanto riguarda il nome “martinatazzina” nella mail e @martinatazza su Instagram, beh so che può sembrare strano, ma mio marito mi chiama “Tazza”. E’ un soprannome nato per caso e in maniera indipendente da tutto il resto. Una storpiatura del nome Martina che è diventato Tartina, Tazzina, Tazza. Assurdo, lo so. Eppure ormai sono abituata a sentirmi chiamare così e lo uso anche come nickname!

Mi chiamo Martina Belli e sono nata nel 1990. Ho studiato lingue straniere alle scuole superiori e all’età di 23 anni mi sono sposata con Riccardo, l’uomo della mia vita. Vivo in campagna, faccio yoga e cerco di vivere una vita che rispetti l’ambiente e le persone che lo abitano. Lavoro per un sito di e-commerce che mi permette di mettere in pratica i miei studi linguistici, ma la mia vera passione rimane la scrittura. Nel 2018 ho pubblicato il mio primo libro con Algra Editore, Viaggi tra sogni di carta, opera che ha riscosso molto successo e la cui pubblicazione mi ha dato tante soddisfazioni. Sto scrivendo adesso il mio secondo romanzo, con la speranza un giorno che questo hobby si trasformi in un vero e proprio lavoro.

5 commenti

  • Barbara

    Usufruisco poco di YouTube, vuoi per il tipo di lavoro, vuoi per il mio rumore mentale, ma preferisco leggere le trascrizioni dei video. Se provo a guardare/ascoltare finisco col fare altro (mania del multitasking!)
    Però ha ragione Martina, il suo format fresco e pulito è la parte più bella dei suoi video. Invidio i suoi capelli e mi piacciono i suoi occhialoni tondi tondi, un po’ alla Harry Potter.
    E come te Grazia sono contenta che ci siano i Booktuber. Se è vero che i giovani di oggi sono più attaccati ai video che alla lettura, ben venga che si parli di libri anche nei video, no?
    Intanto mi sono iscritta al canale.

    • Grazia

      Sono della stessa idea: se i giovani dirottano la loro attenzione sui segnali di fumo, allora i messaggi mandati in quel modo devono diventare eccezionali. Scherzi a parte, a me YouTube piace, anche se non ci passo molto tempo. Mio figlio ne trae praticamente di tutto, tra musica, divertimento e tutorial di vario genere. È bello poter scegliere, anche se a noi piace pensare che quello che è al primo posto per noi debba per forza essere “il meglio”.

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