Ospiti

Lit-blog e recensioni

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Oggi ho un’ospite… misteriosa

Oggi è una giornata particolare per due motivi: primo, ho un’ospite che mi piace molto; secondo, questo è l’ultimo articolo regolare prima della deregulation estiva.   Ebbene sì! Non sarò del tutto assente dal blog nelle prossime settimane, ma fino alla fine di agosto spunterò qua e là con qualcosa di breve, all’insegna della leggerezza. In questo tempo ho tutte le intenzioni di terminare la prima stesura del romanzo e iniziare a progettare qualcosa di nuovo, da rosicchiare in attesa della revisione. A parte questo, sono convinta che un periodo di simil-pausa dalla vita in rete sarà rigenerante. Spero che non mi considererete antipatica per le mie temporanee risposte a singhiozzo.

Ma torniamo alla mia ospite!

Che dire di lei? È misteriosa, visto che passeggia per i blog (incluso il suo, Il mondo di M.) firmandosi, appunto, M. e basta. Vive ad Arezzo, città che adora. Legge tanto, soprattutto romanzi storici, rosa, fantasy e fantascienza. Ama scrivere e lo fa dall’adolescenza, perciò da un congruo numero di anni, nonostante la foto la faccia sembrare una ragazzina. Ha già prodotto diversi racconti e quattro romanzi, l’ultimo dei quali autopubblicato con il titolo Innamorarsi ai tempi della crisi. Nel forno ha i progetti di un romanzo di fantascienza e un romance. Curiosità extra: porta la fede tatuata sull’anulare e si tatuerebbe volentieri i Doni della Morte di Harry Potter. È un grande piacere per me ospitarla e sentire la sua opinione su un aspetto dei lit-blog molto utile e di cui ha esperienza diretta: quello delle recensioni.    

La mia ospite: Monica Brizzi

Il lavoro è concluso. La conquista dell’Olimpo terminata. All’autore non resta che godersi il banchetto regale e osservare il mondo dalla tanto agognata montagna. Coppa di vino alla mano, chitone in lino sulla pelle, bambinetta dai capelli biondi di nome Pollon (la deliziosa protagonista del manga, e cartone animato, che ha insegnato/ricordato la mitologia a molti di noi) che con la sua vocetta annienta il silenzio della vetta.

Così, una volta finito, una volta pubblicato, ci si adagia sugli allori. Almeno per i primi cinque minuti. Perché poi inizia a nascere il dubbio che qualcos’altro debba essere fatto. E in breve si arriva alla conclusione che ciò che manca è la pubblicità. Il marketing. L’autore, abbandonato il tempio, si interroga su come farlo. E la risposta lo illumina di gioia.

I lit-blog.

Per uno scrittore che alle spalle non ha una grande casa editrice, o che, molto più semplicemente, non viene supportato da pubblicità su riviste e vendite in librerie molto frequentate, il lit-blog è fondamentale. Può aver scritto il libro più bello del mondo, ma se non arriva alla gente, se i potenziali lettori ne ignorano l’esistenza, non ha fatto niente. Ed ecco che intervengono questi meravigliosi blog gestiti da angelici/amorosi lettori che dedicano tempo e spazio al libro che viene loro presentato.

Sottovalutarne l’importanza sarebbe un errore perché ce ne sono alcuni che, con il seguito che hanno, danno una visibilità tale da permettere un numero di vendite che alcuni autori nemmeno immaginano possibile.

A questo punto al nostro eroe – i ricordi delle glorificazioni sono ormai lontani – non rimane che contattarli. Ma deve muoversi nel modo giusto. La prima cosa da fare è aver chiaro in testa il genere che ha scritto e conoscere bene, o comunque capire bene, a quale tipologia di lettore si rivolge il blog. Se la storia che ha creato è un romanzo storico non ha senso presentarlo a un sito che si occupa di Young Adult con sfumature romance. Il blogger realizzerebbe in un nanosecondo che il libro è stato inviato a caso, che non c’è alcun interesse dietro e che l’autore non ha molto rispetto per il lavoro che fa. Lavoro che non è un vero lavoro, ma solo una passione. Che meriterebbe di essere sottolineata sempre.

Prima di lanciarsi sarebbe quindi meglio seguire i blog a cui si intende inviare il testo, anche se per poco. Questo aiuta anche l’autore a capire se ne vale o no la pena. Leggendo le recensioni, leggendo come il/la blogger si approccia sia ai testi che ama, sia a quelli che non ama per niente, si comprendono tante cose.

Così come l’autore deve rispettare il blogger, lo stesso deve fare il/la blogger con l’autore. Se un libro viene sconsigliato in malo modo, se tra le impressioni si leggono parole come “schifo”, se non si ricorda che si tratta di un’opinione personale, forse non ne vale la pena. Non perché il libro potrebbe essere criticato – è anche questo il motivo per cui si richiede una recensione -, ma perché sarebbe criticato senza alcun rispetto. E questo non va bene.

Scelto il blog a cui vuole scrivere il nostro eroe – vi rammento che si è sentito un semidio per un breve lasso di tempo e che adesso è totalmente spaesato – scrive un’e-mail di presentazione. Sceglie, a ragione, di mantenere una relazione informale, senza eccedere, e propone il proprio testo.

Può farlo sia per una recensione (in questo caso si chiede al/alla blogger in che formato preferisce ricevere il testo), sia per una segnalazione che non prevede nessuna opinione da parte sua. Si tratta di una presentazione, fatta a volte insieme ad altri testi a volte in solitaria, in cui il lettore sceglie se dare alcune informazioni sull’autore o semplicemente mettere la copertina e il link di vendita del suo romanzo. Tutto ciò, neanche a dirlo, deve essere chiesto. E prima ancora di essere chiesto è buona cosa controllare se il blog recensisce e/o segnala libri senza che sia il/la blogger a sceglierli.

A quel punto il nostro eroe aspetta. Aspetta. Aspetta.

Alcuni rispondono subito, altri non rispondono mai. Alcuni dicono che leggeranno il suo libro, alcuni che non lo faranno. Una buona parte di chi dice che lo leggerà non lo farà. Una piccola parte sì. Ma la quantità dipende anche da chi c’è alle sue spalle. Se è solo e autopubblicato, è più probabile che il suo testo si perda tra i tanti. Se alle spalle c’è una casa editrice qualche possibilità in più c’è.

Il semidio (ah!), a questo punto, aspetta. E aspetta. E aspetta. Si controlla il tallone per essere certo che non ci sia nessuna freccia attaccata e aspetta. Perché i tempi possono essere brevissimi, ma anche terribilmente lunghi. E quindi aspetta.

E quando arrivano le recensioni alterna momenti di gioia infinita a momenti di epica tristezza. Ci sarà sempre qualcuno a cui non piacerà ciò che ha prodotto. Guardate la Rowling. È difficile capacitarsene, ma ci sono persone che non apprezzano affatto il suo libro. E lo stesso vale per Tolkien. Austen. Calvino. Se criticano loro (quelli che davvero meritano l’Olimpo) va da sé che ci sarà anche chi criticherà lui – e noi. Ma va bene lo stesso perché… non si può piacere a tutti. Quindi l’eroe, armato fino ai denti, ringrazierà e si rimboccherà le maniche (nascoste sotto l’armatura). Se ha scelto bene il blog il suo testo sarà stato analizzato con l’educazione necessaria, sia che abbia preso cinque stelline sia che ne abbia prese due.

Ecco, questo è, più o meno, quello che ho fatto io, con l’unica differenza che ero talmente spaventata dal risultato che con Pollon non ci ho fatto nemmeno due parole. Ho scelto l’autopubblicazione e ho scelto, nemmeno a dirlo, la strada che più di altre crea dei limiti alla distribuzione (poca pubblicità, poca fiducia da parte del potenziale lettore).

Se non avessi contattato nessun blog probabilmente non avrei venduto il numero di copie che ho venduto, e il mio librino sarebbe rimasto lì dov’è, in una classifica troppo lunga per essere definita “classifica”. E invece, dopo pochissimi giorni, la mia storia è schizzata alla posizione n.13 dei romanzi rosa di Amazon. Il primo blog che ha recensito il mio romanzo (ahi, che parolona!) era Sognando tra le righe – le parole usate erano così dolci che mi sono messa a piangere -, seguito, dopo pochi giorni, da Voglio essere sommersa dai libri. Credo che senza di loro non avrei ottenuto i risultati che ho ottenuto ed è per questo che rendo loro onore, anche se nel modo strambo che ho di fare tutto.

Essendo un’autrice – oh, oh, oh! – di romance, fantascienza e fantasy, i blog che seguo e a cui mi sono avvicinata si muovono soprattutto in quel settore. Briciole di parole, La biblioteca di Eliza, Bostonian Library, Libri che porto con me, Un buon libro non finisce mai, insieme ai due già citati, sono precisi e ben fatti e si occupano, tempo permettendo, sia di recensioni che di segnalazioni. Quanto a queste ultime sono indubbiamente molti di più i blog che le fanno e sono sicura che se non rispondono spesso non dipende dalla mancanza di voglia quanto di tempo. O solo dallo spam.

Quindi… scegliete bene a quale affidarvi, siate pronti al peggio e toglietevi dai piedi Pollon. Per quanto simpatica sia, voi avete da fare. E lei dovrebbe smettere di girare intorno agli autori nella speranza di ricevere le monetine dal nonno Zeus. Tanto lo sappiamo tutti che fino a quando non salverà la Terra dai mali del vaso di Pandora non diventerà una dea.

E sappiamo altrettanto bene che noi lo abbiamo solo sognato, l’Olimpo, e che in realtà siamo in mezzo all’arena, qualche secolo dopo, pronti a combattere per sopravvivere tra i tanti, e più, autori che lottano per farsi conoscere.

M. 

39 commenti

  • Chiara Solerio

    "E prima ancora di essere chiesto è buona cosa controllare se il blog recensisce e/o segnala libri senza che sia il/la blogger a sceglierli": sante parole! Non immagini quante richieste riceva, sebbene sul mio blog ci sia scritto a caratteri cubitali che non mi occupo di segnalazioni e di recensioni. Tra l'altro, non mi piace nemmeno l'idea di segnalare un romanzo senza averlo letto. è un tipo di responsabilità che non mi sento di prendermi. Sono favorevole invece alle recensioni, purché sia io a decidere se scriverle e, soprattutto, a decidere COSA scrivere.

    Se ti occupi di romance, ti consiglio anche il blog Peccati di penna per pubblicizzare il tuo libro. è centrato su quel genere.

    • M.

      Come darti torto? È una scelta comprensibilissima.

      Conosco “Peccati di penna” e avrei voluto citarlo ma ho fatto una scelta pratica, preferendo parlare dei blog che nei miei confronti si sono dimostrati disponibili sia per le segnalazioni che per le recensioni. Per le prime, come dicevo, ce ne sono tantissimi, molti dei quali davvero belli. Rischiavo di fare una lista troppo lunga scrivendoli tutti.

    • Grazia

      Anch'io mi tengo fuori dal discorso recensioni. L'ultima cosa che vorrei sarebbe far diventare la lettura un anti-piacere.

    • Chiara Solerio

      Certo, hai fatto benissimo!
      Io ho solo menzionato il blog perché mi sembra ben curato, ma non conosco l'autrice e non ho mai avuto a che fare con lei.

  • Virginia Rainbow

    Molto interessante questo articolo! In effetti la scrittrice dice ciò che di solito avviene! Ma chi è questa autrice misteriosa???

  • foschia settantacinque

    Sono senza parole, non perchè viene citato il blog che gestisco (per un terzo), ma perchè non leggo MAI parole gentili e disinteressate che riguardino i blogger. Se per un autore/scrittore, è importante una recensione, un parere, nessuno o quasi pensa che anche il blogger ogni tanto avrebbe diritto a una recensione, positiva o negativa che sia… ne avete mai letto? Io no, e per questo che il post sopra, scritto in modo professionale e impeccabile, alimenta la mia passione per la lettura, verso il blog che gestisco con Sybil e Charlotte (il blog ci ha fatto incontrare!) e verso il self che sostengo SEMPRE, anche quando il romanzo non ha le caratteristiche per "emergere" nel vasto oceano self. Noi nel possibile, cerchiamo di dire si quasi a tutti, ma non è che rifiutiamo perchè un genere non ci piace, ma perchè le giornate sono fatte di 24 ore anche per noi, madri, mogli e lavoratrici. Siamo delle hobbiste, leggiamo self sia dietro richiesta dell'autore, che per scelta personale, e portiamo rispetto a chi scrive, come chi scrive porta rispetto a noi. E' questo uno dei motivi che ci fa andare avanti con entusiasmo.
    Grazie di cuore a Graziella Gironella e a M. (che ha sempre una bella parola per noi !!!), per aver reso giustizia ai blogger onesti. Un abbraccio dal parte di Sognando tra le Righe!

    • M.

      Si dovrebbero fare più spesso recensioni dei litblog. Il vostro, secondo me, si prenderebbe un sacco di stelline/cuoricini/orsacchiottini. Il modo che avete di parlare dei libri e il tatto con cui dite ciò che non vi piace sono unici nel loro genere.
      Quindi prego. Ma ciò che ho scritto è totalmente meritato.

  • Michele Scarparo

    Quant'è dura, l'avventura, sull'Olimpo!
    Un bel post, dal quale si imparano tante cose. Anche quali sono i lit-blog da leggere

    • M.

      Molto felice che ti sia piaciuto. Molto contenta di aver suggerito lit-blog che, se interessa il genere che trattano, sono proprio belli.
      Mentre ti rispondo Pollon se la ride. Per dispetto le tingiamo i capelli di blu?

  • Marina

    Darò un'occhiata ai Lit-blog che hai citato, per verificare, come dici tu, il genere che trattano. Anni fa un blog (che ora non esiste più!), "pane e paradossi" aveva fatto una bella recensione del mio romanzo e pubblicato una mia intervista.
    (Ma dal fatto che il blog sia stato chiuso devo desumere qualcosa??)

    • M.

      Il romance la fa da padrone. "Un buon libro non finisce mai" è quello che più di tutti tratta fantasy e fantascienza.

      Sono appena andata a cercare il blog di cui parli perché sono curiosa come una scimmia – o come un gatto, che è più affascinante – e in effetti non c'è… peccato!

    • Marina

      No, no… o almeno spero!
      (La decisione di chiudere il blog è intervenuta qualche anno dopo, per fortuna! Che poi, chissà perché lo ha fatto: mi sembrava ben curato e molto seguito, boh!)

  • marta gargiulo

    Sono onorata di essere citata insieme ad altre colleghe e ringrazio per le belle parole, che fanno sempre piacere! Un abbraccio virtuale :-*

  • Serena G.

    M sei sempre carinissima! Questo articolo è davvero bello, credo che non tutti gli scrittori che pubblicano in self e non che decidono di farsi pubblicità siano come te! Mi spiego, spesso mi ritrovo a leggere pretese (a volte assurde) da parte di chi mi contatta, credo che abbiano bisogno di questa tua guida. Ricordo bene come ci siamo conosciute e di come mi ha subito colpito la tua segnalazione detto questo grazie ancora M. *.* e mi unisco subito a questo blog che seguirò molto volentieri, complimenti Grazia

    Libri che porto con me.

  • Virginia Rainbow

    Sì, Grazia, decisamente misteriosa! E' che io ho bisogno di un nome per ricordarmi delle persone sia che si tratti di altre autrici come me che di blogger o altri. Trovo l'articolo molto veritiero, la penso anch'io come lei riguardo i blog in generale e quelli che ha citato (che conosco anch'io). :o))

  • Rosa C.

    Ciao a tutti, ringrazio M. che mi ha segnalato questo post (oltre che a citare il mio angolino :3), post che condividerò subito, perchè aiuta a fare un pò di chiarezza su come un autore self possa approcciarsi al mondo dei lit-blog al meglio, rendendo così anche più facile il "lavoro" di noi blogger
    Ricordo la mail di M., fu gentile e chiaramente si era informata sul mio blog e sulla mia pagina contatti, perchè aveva inserito tutto ciò che serviva per una segnalazione. Ecco, una cosa che mi dispiace sono le email copia-e-incolla, che lo so, sono facili da fare, ma un minimo di contatto umano e di interessamento fa sempre piacere e di sicuro invoglia di più a rispondere e a rendersi disponibili per segnalazioni/recensioni e quant'altro.
    Per tutto il resto… bisogna affidarsi alla fortuna

  • Fabio

    Bel post che ho subito condiviso. Divertente e interessante allo stesso tempo.
    Ho riso troppo quando M. ha scritto
    "… Si controlla il tallone per essere certo che non ci sia nessuna freccia attaccata e aspetta.. " Ah Ah Ah !

    Complimenti a M. e Grazia per il bel post.
    Ciao
    Fabio

  • Luz

    Bello e illuminante questo articolo. Ho anche imparato il termine "lit blog" (sempre neofita sono!).
    Ammetto di non essere particolarmente legata ai blog che fanno solo recensioni. Spazio fra quelli che hanno più argomenti e temi pur legati al mondo della cultura e della divulgazione. Mi piacciono quelli che si occupano di scrittura. Insomma, ho scelto il tuo per una serie di motivi.
    Congratulazioni a M. per il suo libro!

    • Grazia

      Grazie! Anch'io non sono molto attratta dai blog di sole recensioni, anche se alcuni di essi rendono un ottimo servizio a lettori e autori. In fondo credo che per apprezzarli dovrei solo conoscerli meglio, trovare quelli con cui sono in sintonia e "sentire" le persone che ci stanno dietro. Finora le mie visite sono state piuttosto superficiali.

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