La bacchetta magica dello scrittore
Lo so: molti di voi farebbero un bel pacchetto con talismani, elfi, nani e unicorni, e lo spedirebbero su Marte senza possibilità di ritorno. Ma chi è che non ha mai fantasticato anche solo per un attimo di possedere la bacchetta magica dello scrittore, capace di raddrizzare tutto quello che nella storia va storto, o eventualmente cucinare e pulire la casa, se il resto non le riesce?
Bene, pensate che affarone se la nostra bacchetta fosse specializzata nel risolvere i problemi dello scrittore. Per ogni evenienza, io ho già pronta una lista di compiti da affidarle.
- Eliminare il fascino devastante delle e-mail, della rete, della lettura e di tutto il resto quando so che devo sedermi al PC e scrivere. La pigrizia fa diventare interessante anche vita dei protozoi.
- Sostituire al volo la batteria del portatile che si scarica sempre nel momento in cui ho preso il via, dopo X tempo passato a cincischiarmi.
- Impedirmi di scivolare senza accorgermene nello stile scolastico-burocratico-aulico che detesto e mi viene fuori troppo spesso.
- Aumentare il numero delle ore che compongono la giornata. Ventiquattro sono poche per far convivere impegni e scrittura.
- Darmi una bacchettata sulle dita quando, durante la revisione, dico: “Beh, non è poi così male, forse non c’è bisogno di riscriverlo ex-novo…”
- Darmi una seconda bacchettata sulle dita quando casco nei miei tormentoni, quelli che infilo da tutte le parti: i personaggi che si guardano le mani o guardano fuori dalla finestra (ma che ci sarà di tanto interessante, poi?), i sorrisi sempre luminosi, i “che” distribuiti a badilate nel testo e… vabbè, avete capito.
- Farmi prestare attenzione ai campanelli d’allarme. Ogni volta che l’istinto mi dice qualcosa su ciò che sto scrivendo e invece ascolto la ragione, combino pasticci e perdo tempo.
- Regalarmi un set sensorio mobile da telespedire nelle ambientazioni che mi servono per cogliere i dettagli giusti. La rete sopperisce in parte, ma non è la stessa cosa.
- Bloccarmi i circuiti cerebrali quando mi stanno portando allo scaffale dei cliché. Che seccatura!
- Farmi trovare un editore importante che leggendo il mio manoscritto PCscritto esclami: “Però, secondo me questa scrittrice ha della stoffa. Mettiamola sotto contratto prima che ci pensi qualcun altro.”
Okay, anche la bacchetta magica dello scrittore ha i suoi limiti…
E voi, cosa fareste fare alla vostra bacchetta nell’ambito della scrittura? Farle scrivere tutta l’opera per poi godere i proventi della pubblicazione non vale.

Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
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