Vita da scrittori (e non)

Il miglioramento dello scrittore

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Si dice che la pratica renda perfetti. Con l’esperienza, con la pratica quotidiana, con lo studio, con la lettura, il miglioramento dello scrittore è certo. Se abbiamo dei dubbi, ecco gli indizi da cercare secondo Judy Reeves (da “A Writer’s Book of Days”).

  • Entri nell’argomento più in fretta e più facilmente.
  • Riesci a esplorare l’argomento più a fondo, piuttosto che perderti in digressioni inutili. Sei più paziente.
  • Riesci ad allontanarti da te stesso mentre scrivi, non sei intrusivo.
  • Usi verbi nuovi e vivaci.
  • Usi immagini fresche.
  • Usi meno cliché e immagini trite.
  • Le tue frasi variano in lunghezza e struttura.
  • Scrivi con più naturalezza e meno imbarazzo.
  • Gli avverbi nei tuoi scritti sono molto diminuiti.
  • La tua scrittura è onesta e sincera. Non ti tiri indietro.
  • Scegli meglio i dettagli da inserire.
  • Non dimentichi di inserire dettagli sensoriali, non solo visivi ma anche sonori, olfattivi e tattili.
  • Non sei verboso né avaro di parole.
  • Hai ampliato il tuo vocabolario.
  • Usi i verbi in forma attiva.
  • Posizioni le parole più forti alla fine delle frasi.
  • Non ti affretti verso il finale, ma ti prendi il tuo tempo e gusti quello che scrivi. Lasci crescere la tensione.
  • Accetti qualche rischio.
  • Hai eliminato il generale per scendere nel particolare.
  • Sei disposto a sperimentare nuovi stili e nuove strade.

Sul fatto che la pratica renda perfetti, invece, la Reeves non ci dà illusioni: non c’è niente di perfetto, solo qualcosa di migliore e qualche volta ottimo. Ma questo lo avevamo già sospettato. Il miglioramento dello scrittore è comunque una realtà.

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