10 modi per asciugare la nostra prosa
I consigli di K. M. Weiland
Da quando asciugare la prosa è un bene assoluto?
Da mai, in effetti; e non è detto a priori che una prosa essenziale sia migliore di una più fiorita e complessa. Resta però il fatto che spesso il nostro stile fatica a decollare sotto il peso di alcuni eccessi tipicamente dilettanteschi, che non hanno alcun valore se non il fatto… di essere nostri!
Certo, se scriviamo da poco tempo ci è difficile rilevarli, ma all’editore che leggerà il manoscritto basteranno poche righe per battezzarci.
Imparare a sfrondare la propria scrittura dagli orpelli inutili fa parte dello sviluppo naturale dell’autore. Per accelerare un po’ il processo, ecco i consigli di K. M. Weiland, conditi con le mie considerazioni.
1 – Non affermare l’ovvio.
Dire che un personaggio “grida concitatamente” non aumenta l’impatto sul lettore, ma piuttosto fa sembrare squilibrato l’autore. L’unico a gridare senza concitazione era probabilmente lo strillone di una volta, quello che vendeva i giornali per la strada. Si è estinto.
2 – Resisti alla tentazione di spiegare.
Se la tua scrittura è buona, puoi stare tranquillo: il lettore capirà. Se non è buona, meglio correggere il pezzo carente che appiccicarci una spiegazione.
3 – Evita le ripetizioni.
Ciò che è già stato detto verrà ricordato, se lo abbiamo presentato nel modo giusto. Il lettore non è stupido.
4 – Preferisci forme verbali attive a quelle passive.
Usando il passivo l’energia della frase si disperde, e recuperarla costa parole.
5 – Evita i cliché.
Sono talmente vuoti di significato che ti toccherà compensare in altri modi, cosicché otterrai in tre righe l’effetto che avresti ottenuto in una sola scritta in modo originale.
6 – Taglia le ambiguità.
La prosa dovrebbe essere chiara e precisa. Non lasciare che il lettore brancoli tra frasi troppo vaghe.
7 – Taglia la bellezza inutile.
“Kill your darlings“, ricordi? Tutto deve servire alla storia. Se non serve, adieu.
8 – Taglia le pomposità.
Non c’è bisogno di impressionare il lettore con la tua cultura e la tua maestria. A parlare di te deve essere la forza della storia.
9 – Attenzione alla punteggiatura.
Frasi troppo complesse, collegate solo da virgole e da punti e virgola, possono essere molto pesanti. Se leggendole ad alta voce facciamo fatica ad azzeccare l’intonazione al primo colpo, meglio frammentare.
10 – Pota drasticamente avverbi e aggettivi inutili.
Se verbi e sostantivi sono scelti con cura, la frase sarà più incisiva e meno pesante.
Asciugare la nostra prosa, in definitiva, aiuterà il testo a emergere con maggiore forza.
Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.