38 errori dello scrittore secondo Jack M. Bickham – 1
Prima parte
Così tanti? E poi, “errori” è non è una parola troppo forte?
Va bene, siamo scrittori, siamo liberi di scrivere come vogliamo – e anche liberi di destinare il nostro manoscritto alla pila della carta da riciclare di qualche editore, beninteso. Qualche mina vagante, però, vale la pena di schivarla.
Jack M. Bickham, nel suo The 38 Most Common Fiction Writing Mistakes, ci segnala trentotto errori dello scrittore, che vi propongo in due rate per non abusare della vostra pazienza. Non sono d’accordo con Bickham proprio su tutto, ma c’è comunque parecchio materiale su cui riflettere.
1 – Non trovare scuse e non rimandare…
…quando sei già pronto a iniziare a scrivere la storia.
2 – Non volare troppo alto…
…quando puoi collocare la tua scrittura sulla Terra, dove vivono anche i tuoi lettori.
3 – Non esibirti mentre scrivi…
…quando puoi usare la forza della tua scrittura per esprimere idee complesse in un linguaggio semplice.
4 – Non aspettare i miracoli…
…quando puoi raggiungere i tuoi obiettivi con la pazienza, la perseveranza e il duro lavoro.
5 – Non perdere tempo a scaldare il motore…
…quando puoi rendere la tua storia interessante già nelle prime righe.
6 – Non descrivere tramonti…
…quando puoi tenere viva la tua storia senza ricorrere a descrizioni troppo fiorite.
7 – Non usare personaggi reali nella storia…
…quando puoi creare personaggi credibili e interessanti con la fantasia.
8 – Non scrivere di personaggi inetti…
…quando puoi avere personaggi forti e attivi dando loro degli obiettivi nella storia.
9 – Non rinunciare ai guai…
…quando puoi riempire la tua storia di veri conflitti.
10 – Non fare accadere niente senza un motivo…
…quando puoi usare contesto e motivazioni per instillare nella storia credibilità e logica.
11 – Non dimenticare il principio causa-effetto…
…quando usarlo rafforza la trama.
12 – Non dimenticare di chi è la storia che racconti…
…quando puoi evitare ogni confusione usando i pensieri e le percezioni del personaggio cui ha attribuito il punto di vista.
13 – Non mancare di rendere chiaro il punto di vista…
…quando questo può tenere il lettore avvinto al singolo personaggio e ai suoi problemi.
14 – Non tenere conferenze al lettore…
…quando puoi trasmettergli le informazioni utili in modi più creativi ed efficaci.
15 – Non lasciare nemmeno che siano i personaggi a tenere conferenze…
…quando puoi impedire ai tuoi dialoghi di inciampare in blocchi di informazioni.
16 – Non lasciare che i personaggi parlino come palloni gonfiati…
…quando puoi scrivere dialoghi agili e diretti dando loro uno scopo.
17 – Non guastare le parole dei personaggi…
…quando puoi scrivere dialoghi realistici anche senza usare il dialetto, le espressioni gergali o colloquiali e le volgarità.
18 – Non trascurare i dettagli sensoriali…
…quando puoi usarli, insieme a pensieri e sentimenti, per fare immedesimare il lettore nei personaggi.
19 – Non avere paura di dire “disse”…
…quando puoi rendere i tuoi dialoghi più incisivi evitando di inserire al suo posto verbi strani che distraggono il lettore.
(Errori dello scrittore – fine prima parte)
Nell’immagine: la stesura di un romanzo come gli aspiranti scrittori la immaginano… e com’è nella realtà.
NERO = prima stesura
BIANCO = correzione
VERDE CHIARO = ispirazione
VERDE SCURO = desiderio di non avere mai iniziato


Grazia Gironella, nata a Bologna, vive ai piedi delle montagne friulane ed è appassionata di natura e discipline orientali. Tra le sue pubblicazioni: La strada che non scegli (biografia); Cercando Goran (Searching for Goran in lingua inglese), Veronica c’è e Tutti gli amori imperfetti (romanzi); Tarja dei lupi e La pace di Jacum (racconti lunghi), e il manuale di scrittura creativa Nel cuore della storia.
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3 commenti
Aislinn
Non sono sempre d'accordo con Bickham, quando leggo i suoi manuali. Il grafico in compenso è geniale XD
Grazia Gironella
Nemmeno io concordo su tutto, ma diversi spunti sono validi. Il grafico… eh sì, è mooolto azzeccato.
Enzo Pallotta
Sì, il punto 8 mi lascia perplesso onestamente. Non credo nelle persone super-tutto, Secondo me l'uomo è un insieme organico di perfezioni e sbagli. (Errare humanum est)